Domenica 16 gennaio 2022 alle ore 20 salirà sul podio del Teatro del Maggio il direttore emerito Zubin Mehta che dirigerà il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nel Die Fledermaus, ossia “Il Pipistrello”, celebre ed effervescente composizione, tra le più rappresentate al mondo, firmata da Johann Strauss jr. su libretto di Carl Haffner e Richard Genée e tratta da Le Réveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy.
Al fianco del maestro un cast di grande interesse: Markus Werba nel ruolo di Gabriel von Eisentstein, Olga Bezsmertna come Rosalinde, Alex Tsilogiannis come Alfred, Regula Mühlemann come Adele mentre Reinhard Mayr è Frank.
La regia è affidata a Josef Ernst Köpplinger, al suo debutto al Teatro del Maggio, le scene sono di Rainer Sinell mentre costumi e luci sono curati rispettivamente da Alfred Mayerhofer e Valerio Tiberi. La coreografia è affidata a Karl Alfred Schreiner. Il maestro del coro è Lorenzo Fratini.
Questa produzione vedrà inoltre il ritorno della Compagnia Nuovo BallettO di ToscanA diretta da Cristina Bozzolini, che con il Teatro del Maggio ha già collaborato in numerose produzioni l’ultima delle quali per il balletto Cenerentola di Sergej Prokof’ev, andato in scena nel dicembre 2019 diretto da Giuseppe La Malfa per la coreografia di Jiří Bubeníček.
Il regista Josef Ernst Köpplinger ha espresso la sua soddisfazione per il suo primo lavoro al Maggio: “È davvero divertente debuttare qui a Firenze, in questo splendido teatro: Die Fledermaus è un’operetta tipicamente austriaca dove chiunque, all’interno dello spettacolo, è un bugiardo. La storia è basata su una commedia francese molto divertente ma, dietro a essa, si cela una storia ‘cattiva’: alla fine tutto va per il verso giusto. Forse. O forse no.” Proseguendo nella sua analisi, Köpplinger ha sottolineato come sia stato fondamentale il lavoro d’insieme svolto sia dagli artisti che dai tecnici: “L’operetta per un regista è sempre più articolata da mettere in scena rispetto ad un’opera classica: è un insieme fra le due cose, un dramma e un’opera uniti insieme. Anche i per i cantanti vale lo stesso: devono parlare, devono recitare velocemente, quasi senza sosta, e devono cantare e parlare a un tono molto alto. Sono davvero felice di lavorare con Zubin Mehta, con i tecnici e i macchinisti: sono un team fantastico e credo che il pubblico si divertirà davvero molto. Sarà, credo, un buon biglietto da visita per portare la classica operetta austriaca al Teatro del Maggio.”
La storia
Al centro della trama di questo capolavoro tutto ruota attorno alla festa organizzata dal Principe Orlofsky alla quale i protagonisti, a vario titolo, desiderano partecipare. Per raggiungere i loro scopi tutti devono ricorrere alla menzogna.
Gabriel von Eisenstein, che deve scontare una breve pena in prigione per aver insultato un ufficiale, decide di presentarsi alla festa mascherato e rimandare il carcere alla mattina seguente, la cameriera di casa Adele, invitata dalla sorella Ida alla festa, finge di doversi assentare per assistere una zia malata, mentre la moglie di Gabriel, Rosalinde, approfitta dell’assenza del marito, che lei crede essere uscito per recarsi in prigione, per accogliere in casa lo spasimante Alfred.
Tuttavia quest’ultimo sarà scambiato dalle guardie giunte a prelevare Eisenstein per il marito di Rosalinde e condotto in carcere al suo posto. Giunto alla festa Gabriel non sa che il suo amico Falke sta per tendergli un tranello facendogli incontrare prima la cameriera Adele travestita da attrice e poi la moglie Rosalinde sotto le mentite spoglie di una contessa ungherese. Falke vuole infatti vendicarsi per uno scherzo subito in passato, quando dopo una notte di baldoria a una festa mascherata Eisenstein lo aveva lasciato ubriaco in strada vestito da pipistrello scatenando così le beffe dei passanti.
Ingannato dai travestimenti delle donne, Eisenstein corteggia prima Adele e poi la misteriosa contessa ungherese regalandole un orologio. Alla fine della festa si reca in prigione ma con sorpresa scopre che c’è già in carcere un uomo arrestato a suo nome. Quando apprende che si tratta dello spasimante della moglie va su tutte le furie, salvo tornare sui propri passi nel momento cui Rosalinde gli mostra l’orologio regalato alla sedicente contessa ungherese conosciuta alla festa.
La vendetta del pipistrello è compiuta ma alla fine la pace sarà sancita da un bel brindisi. Nell’obnubilamento indotto dai fumi dello champagne che ha rallegrato la festa pare infatti celarsi il segreto della felicità: meglio dimenticare, anche se momentaneamente, piuttosto che accettare l’inevitabile.
Olga Bezmertna è Rosalinde
Olga Bezsmertna è la protagonista Rosalinde, diplomata presso il Conservatorio di Kiev nel 2010, il soprano ucraino ha legato il suo nome alla prestigiosa Wiener Staatsoper, dove nel corso degli ultimi anni ha potuto mettere in mostra il suo vasto repertorio, che abbraccia ruoli di vari compositori, da Mozart fino a Verdi.
Durante la sua carriera, oltre ad essersi esibita sui palcoscenici dei più importanti teatri e festival del mondo, ha collaborato con importanti direttori come Valéry Gergiev, Adam Fischer, Alain Altinoglu, James Conlon e Christian Thielemann.
Parlando del suo personaggio Olga Bezsmertna, che con questa nuova produzione debutta sulle scene del Teatro del Maggio, si è soffermata sui tratti che caratterizzano la sua parte: “Il personaggio di Rosalinde è forse il mio preferito; è stato il primo ruolo in assoluto che ho ricevuto, adesso essere qui a Firenze e cantare nuovamente come Rosalinde mi rende davvero felice ed emozionata. Amo cantare questa parte perché Rosalinde è piuttosto simpatica, intelligente e, senza alcun dubbio, bugiarda, come tutti gli altri personaggi che mentono in questa bellissima operetta.”