Realizzare un percorso per il riutilizzo dei rifiuti materiali nel settore del design, con il fine di creare nuovi prodotti. È questo l’obiettivo del progetto di cooperazione internazionale “Zero Waste Design” che vede la Regione Toscana capofila ed è finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del bando “Creative Europe” con un contributo di 200mila euro.
Quattro i paesi coinvolti
Il budget che verrà utilizzato nell’arco dei prossimi due anni per realizzare una vasta gamma di attività: da percorsi formativi per “Progettisti zero rifiuti”, a eventi di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre la produzione di rifiuti e di integrare le pratiche di riutilizzo e riciclo, fino ad azioni pilota finalizzate alla realizzazione di prototipi di nuovi prodotti utilizzando materiali di riciclo/rifiuto in quattro Paesi: Italia, Spagna, Tunisia e Irlanda.
Un progetto per l’economia circolare
Secondo l’assessore regionale alla cooperazione internazionale “Zero Waste Design” declina al meglio il tema dell’economia circolare, tema che è stato inserito dalla Regione tra le priorità della cooperazione allo sviluppo dei prossimi anni.
I processi di economia circolare infatti, risultano importanti anche per i Paesi a basso reddito che vedono nelle pratiche di riciclo una via per crescere sul piano economico e sociale nel rispetto dei territori e delle comunità. Si tratta infatti di attività che supportano modelli di sviluppo nei quali il rispetto dell’ambiente e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse sono elementi determinanti.
Il partnerariato del progetto “Zero Waste Design” è composto, oltre che da Regione Toscana anche da altri quattro soggetti: Istituto Europeo di Design) (Italia), Università de Gabes (Tunisia), La Nueva Vida de Raimundo (Spagna) e Design and Craft Council of Ireland (Irlanda).