C’è un piccolo borgo nel cuore della Val d’Elsa dove da tre anni continuano ad aumentare i residenti e le attività economiche, grazie a un progetto innovativo che utilizza i fondi provenienti dalla geotermia per aiutare cittadini e imprese a rimanere o ritornare sul territorio, invertendo quel processo di spopolamento delle aree interne che è in atto in tutta Italia.
È Radicondoli, in provincia di Siena, dove nel 2020 il Comune ha lanciato l’iniziativa WivoaRadicondoli, investendo 1 milione e 235mila euro in bandi di sostegno all’acquisto o all’affitto della prima casa, all’apertura di nuove imprese, agli studenti pendolari e persino contro il caro bollette. I risultati sono straordinari:i residenti sono cresciuti da 905 (picco più basso dal dopoguerra) fino a 940 e sono state aperti ben 17 esercizi e nuove attività economiche, tra cui alcuni servizi essenziali, come un negozio di alimentari, un’edicola, una tabaccheria e una pizzeria al taglio.
“Dopo due anni di pandemia e tre anni di sviluppo del progetto raccogliamo frutti significativi – commenta il sindaco di Radicondoli, Francesco Guarguaglini – il Comune ormai da tempo ha iniziato una politica di rilancio della comunità volta a valorizzare ciò che abbiamo, in termini di residenti, servizi e attività commerciali, ma anche ad attrarre nuovi residenti e nuove attività economiche. In particolare le attenzioni maggiori sono state rivolte alle famiglie, all’istruzione, all’abitare, ai costi energetici e alle piccole attività economiche che rappresentano il tessuto sociale della nostra comunità”.
Una primavera imprenditoriale e un rilancio turistico
Sono in tutto 167 i beneficiari dei contributi per le attività economiche. Tra loro c’è Yari Bernardini, macellaio di Casole che ha aperto il suo negozio di filiera corta a Radicondoli, o ancora il pizzaiolo Tommaso Vatti, già proprietario della pizzeria La Pergola, che ha dato nuovo spazio alla sua passione per i lievitati con “Autoctona”, un forno artigianale dove sono in vendita le sue creazioni che è anche una bottega di prodotti a chilometro zero.
Grazie al bando “Nuove attività” – che destina un contributo del 50% su tutte le spese di start-up, fino a un massimo di 8mila euro – sono sorte imprese legate al turismo, come un B&B e una casa vacanze, ma anche un’azienda di apicultura e una società informatica per la produzione e distribuzione in tutta Italia di un programma gestionale per il terzo settore. È nata anche Shazarch, guidata dal professor Roberto D’Autilia, azienda innovativa che si occupa di intelligenza artificiale e realizza App per il turismo e le attività culturali.
Insomma Radicondoli sta vivendo una primavera imprenditoriale che ha reso tutto il territorio più attrattivo, anche per i viaggiatori. Dal 2015 al 2022 c’è stato un incremento del 16,75% nelle presenze, che sono passate da 24.526 a 28.632, con un’impennata notevole negli ultimi due anni (addirittura +50,94% nel 2022): numeri che testimoniano un vero rilancio turistico, che fa il suo punto di forza nelle ricchezze paesaggistiche e ambientali.
WivoaRadicondoli prosegue: 640mila euro e tanti aiuti per i cittadini
WivoaRadicondoli non si ferma qui: il progetto va avanti con un nuovo investimento di oltre 640mila euro e tanti bandi. Come quelli dedicati ai bonus energia, per ristorare gli aumenti delle bollette a cittadini e imprese con un contributo pari al 30% dei consumi sostenuti nel 2022. O ancora il “Bando Rilancio 2.0”, destinato a tutte le attività esistenti, che prevede un contributo del 50% sugli investimenti effettuati nel 2023 e 2024. “Il secondo step prevede 425mila per famiglie e abitazioni e 216mila per le imprese. In pratica un secondo PNRR in formato comunale” fa notare il sindaco Guarguaglini.
Sì perché non ci sono solo gli aiuti alle imprese. Tra i nuovi bandi che sostengono i cittadini tornano le borse di studio per gli universitari meritevoli, il rimborso per le spese di trasporto dei pendolari o per il costo della connessione ad Internet. Senza dimenticare i bandi per l’acquisto della prima casa e per l’affitto, pensati non solo per attrarre nuovi residenti ma soprattutto per i giovani che decidono di rimanere a vivere a Radicondoli.
La ricchezza della geotermia restituita alla comunità
Quello di Radicondoli è un’esperienza virtuosa e un potenziale modello per altri territori, ma ha un elemento unico: tutto il progetto è finanziato con le risorse provenienti dalla geotermia.
“Radicondoli infatti ha, tra le altre e tante risorse, questa risorsa importante, fondamentale per l’economia e lo sviluppo del territorio. La geotermia produce anche dei costi ambientali, riconosciuti e compensati da chi coltiva la risorsa. Noi abbiamo deciso di trasferire a cittadini, imprese e associazioni parte di questi fondi sulla base dei loro bisogni e di una programmazione attenta e lungimirante affinché loro stessi siano attori del futuro della nostra comunità” conclude il sindaco Guarguaglini.
Sempre grazie alla geotermia presto tutto il comune sarà dotato di teleriscaldamento: sono infatti partiti i lavori per arrivare a una copertura dell’80% del territorio, compresa la periferia di Radicondoli e la frazione di Belforte. L’obiettivo è portare le 140 utenze che oggi scaldano la loro casa o la loro attività con il calore geotermico a 400.
Un investimento di circa 11 milioni di euro a carico del Comune, che si tradurrà in un risparmio importante per i residenti: la risorsa geotermica che viene usata per riscaldare le case infatti ha un costo fortemente minore rispetto al gas (fino al 50% in meno) ed è indipendente dalle logiche del mercato dell’energia.
Insomma un paese più sostenibile, più vivo, pensato per le famiglie giovani e per gli imprenditori innovativi: Radicondoli sembra aver trovato la ricetta perfetta per il rilancio, investire fondi pubblici a beneficio della comunità e guardare come quella comunità sa trasformarli in occupazione, attrattività, ripopolamento.