In tre anni, 19 nuclei familiari del tutto nuovi, precedentemente non residenti, e 26 già residenti, per circa 60 residenti in più. Radicondoli, piccola comunità della Toscana centrale, nel Senese, dal 2020 ha invertito la rotta della discesa demografica e da poco più di 900 residenti oggi ne conta 960.
360mila euro per chi compra o affitta casa a Radicondoli
Tutto questo grazie a WivoaRadicondoli, il progetto lanciato dal Comune per sostenere lo sviluppo del borgo, i cui ultimi risultati sono stati presentati nei giorni scorsi durante il convegno sull’abitare organizzato da Caritas Toscana.
In quattro anni, tra il bando prima casa e il bando affitti l’amministrazione ha investito oltre 360mila euro in contributi dedicati a persone che hanno scelto di acquistare la loro prima casa a Radicondoli o di affittare la loro casa qui. Con una finalità: rimanerci a vivere.
“Il nostro obiettivo è stato quello di sostenere persone che hanno scelto Radicondoli per vivere. E tornare a far crescere questo borgo nel cuore della Toscana. Un obiettivo raggiunto – dice il sindaco appena confermato al secondo mandato, Francesco Guarguaglini – WivoaRadicondoli ha preso il via circa 4 anni fa ed ha visto uno stanziamento iniziale da parte del Comune di circa 1 milione e 235mila euro per coprire attività di sostegno alla casa e non solo”.
Contributi anche per attività economica, scuola e pendolari
WivoaRadicondoli ha previsto contributi per la casa ma pure per attività economiche, scuola, abbattimento dei costi energetici per chi non è ancora allacciato alla rete del teleriscaldamento, per l’allacciamento alla rete in fibra ottica, per i pendolari per un totale di 441 beneficiari al 31 dicembre 2023 e un valore economico complessivo di 1 milione e 447mila euro.
“Un insieme di misure – aggiunge Guarguaglini – che dopo due anni di pandemia e quasi tre anni di sviluppo ha raccolto frutti significativi. E non ci fermiamo, guardiamo avanti. Dobbiamo ora consolidare. Le attenzioni maggiori sono state rivolte alle famiglie, all’istruzione, all’abitare, ai costi energetici e alle piccole attività economiche che rappresentano il tessuto sociale della nostra comunità. E a loro dobbiamo continuare a pensare”.