Per Rudyard Kipling esistevano solo due tipi di uomini al mondo: “quelli che restano a casa loro e gli altri”. Gli altri, quelli che viaggiano, che sfidano la conoscenza, vanno oltre i pregiudizi e si lasciano ammaliare dalle bellezze fuori. Fanno esperienza del mondo.
Poi è arrivata la pandemia e ha riscritto le regole. Oggi c’è un solo tipo di uomo: quello che resta a casa.
Sono ancora tante le incognite sul futuro dei viaggi (e dei viaggiatori), non mancano le incertezze legate soprattutto alle nuove varianti del virus che sembrano aprire a nuovi timori e a nuove restrizioni. Ciò nonostante, in vista della stagione primavera/estate 2021, scavando a fondo arrivano anche dei segnali incoraggianti.
Tra questi sicuramente i voli Covid free.
Voli Covid free, cosa sono
Alitalia ha lanciato una prima fase della sperimentazione tra il 16 settembre e il 31 gennaio 2021 su due voli Roma Fiumicino-Milano Linate sui quali potevano avere accesso solo passeggeri con referti negativi al Covid-19.
Si chiamano voli “Covid-Tested” e si accede solo dopo aver eseguito un test antigenico rapido prima di salire a bordo cui sottoporsi direttamente in aeroporto oppure presso un laboratorio nelle 48 (o 72) ore precedenti l’imbarco . Oltre alla rassicurazione di volare con compagni di viaggio negativi al Covid, il doppio tampone permetterebbe ai viaggiatori di evitare l’isolamento fiduciario all’arrivo.
Attualmente partecipano alla sperimentazione gli aeroporti di Roma-Fiumicino, lo scalo New York (Newark e Jfk) e di Atlanta Hartsfield-Jackson con Delta Airlines e Alitalia. I test presso gli aeroporti sono gratuiti o comunque compresi nel costo del biglietto che non sembra essere maggiorato rispetto ai voli normali: oggi un biglietto per il volo “Covid-Tested” da Roma Fiumicino a New York per il 1 febbraio lo si pagherebbe 363 euro con tariffa economy .
Non si tratta tuttavia di un “liberi tutti”, la possibilità di optare per un volo “Covid-Tested” è attualmente limitata ai viaggiatori “idonei”, coloro che si spostano per motivi di lavoro, istruzione, salute o necessità.
Ciò nonostante questa sperimentazione potrebbe aprire nuove opportunità anche ai viaggi per turismo, potrebbe essere l’ evoluzione dei corridoi turistici, dei quali molto si è discusso nell’estate scorsa ma che di fatto si sono risolti con un nulla di fatto
I voli “Covid tested” saranno in programma fino al 15 febbraio, poi si capirà se potranno davvero riaccendere una speranza per il turismo nazionale e internazionale.
Le compagnie coinvolte nella sperimentazione sono molto fiduciose del buon esito dell’iniziativa, convinte che permetterebbe di superare la reticenza a volare dovuta in parte alla paura del contagio, in parte dell’isolamento obbligatorio che, secondo l’opinione dominante tra i tour operator, sarebbe la motivazione principale per cui i viaggiatori rinuncerebbero ad un viaggio anche in caso in cui la situazione sanitaria globale volgesse al meglio.
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“Con i voli Covid tested abbiamo un controllo sul 100% dei passeggeri” ha dichiarato all’AGI l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone “è un metodo più efficace della quarantena, per certi versi sproporzionata perché colpisce tutti i passeggeri in arrivo, senza distinzione tra positivi e non”.
“Sulla base della modellazione che abbiamo condotto, quando i protocolli di test sono combinati con più livelli di protezione, inclusi i requisiti della maschera, il corretto distanziamento sociale e la pulizia ambientale, possiamo prevedere che il rischio di infezione da COVID-19 – su un volo è del 60% pieno – dovrebbe essere quasi uno su un milione” ha affermato Henry Ting, medico e ricercatore della Mayo Clinic, organizzazione no profit per la pratica e ricerca medica che Delta ha coinvolto per avviare la programmazione dei voli “Covid tested”.
Si punta anche sul passaporto sanitario
Se certo c’è grande attenzione per i voli “Covid-Tested”, con non meno speranza si guarda ai passaporti sanitari cui molte compagnie aeree stanno già lavorando. Si tratterebbe di un passaporto digitale, probabilmente tramite app, da mostrare all’imbarco con l’esito del tampone negativo o della vaccinazione effettuata. Un’ipotesi che sembra aver trovato il favore anche della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen che ha aperto alla proposta del premier greco Kyriakos Mitsotakis di introdurre in vista dell’estate prossima i passaporti per gli immunizzati.
Buoni segnali per una ripartenza dei collegamenti aerei nei prossimi mesi arrivano, inoltre, anche da quelle compagnie, come Eurowings che sono tornate ad assumere nuovo personale prevedendo una forte ripresa dei flussi turistici per il 2021.