Una mostra a cielo aperto nelle piazze del Chianti fiorentino: dal 6 maggio a Greve in Chianti, San Casciano e Tavernelle Val di Pesa arrivano le sculture di Sauro Cavallini, sei opere in bronzo di grandi dimensioni che resteranno visibili fino al 28 ottobre in occasione appunto della nuova personale del maestro dal titolo “Vitality”, che testimonia l’attualissimo messaggio artistico di Cavallini, fatto di umanesimo, pace e impegno alla fratellanza.
Un messaggio di pace dalle opere di Cavallini
La mostra, che è stata presentata oggi nella sede del Consiglio regionale della Toscana, sarà inaugurata domani alle 15.30 in piazza Matteotti a Greve in Chianti, alla presenza dei sindaci dei tre comuni coinvolti.
“Valorizzare e approfondire la conoscenza di un grande artista come Sauro Cavallini – spiegano i sindaci Paolo Sottani per Greve in Chianti, Roberto Ciappi per San Casciano in Val di pesa e David Baroncelli per Barberino Tavarnelle – è un importante investimento culturale che abbiamo scelto di condividere per promuovere il linguaggio universale dell’arte come strumento di pace, come veicolo di incontro e dialogo tra i popoli. Sauro Cavallini ci ha lasciati nel 2016. E con il suo doloroso passato da internato, prigioniero nel campo di Gradaro a Mantova durante il secondo conflitto mondiale, testimone diretto di una delle pagine più buie dell’umanità, oggi più che mai afferma il bisogno di coltivare il senso solidale della vita lancia messaggi di fratellanza, costruisce ponti d’arte che uniscono e intrecciano relazioni, punti di contatto.”
A Greve in Chianti saranno visibili tre sculture: Balletto multiplo e il Centauro in Piazza Matteotti, mentre Piazza Trento ospiterà Amore Universo. A San Casciano, davanti al Municipio, potrà ammirare la scultura dal titolo Icaro, mentre a Tavarnelle Val di Pesa, sempre in prossimità del Municipio, saranno collacati i due Titani.
Sei opere in dialogo con il Chianti
Sei opere di rara suggestione di Cavallini, capaci di adattarsi all’ambiente in cui vengono inserite e di entrare in sintonia con lo spazio. Le storie mitologiche, la danza e l’amore (inteso in senso universale) sono stati i temi prediletti dallo scultore e gli hanno fornito spunti per la creazione dei leggendari protagonisti di antichi miti greci, delle eleganti ballerine impegnate in rigorosi arabesque e delle numerose figure asessuate disposte in composizioni fluide e mutevoli.
Le imponenti sculture bronzee, armoniosamente inserite nelle strade e nelle piazze cittadine del Chianti, creano un vivace dialogo con gli edifici e il paesaggio circostante contribuendo così a rendere l’arte accessibile alla comunità.
“Sauro Cavallini fa dialogare i nostri borghi e con essi le nostre comunità – aggiungono i tre sindaci – le sculture di Cavallini ballano, si muovono, si rivolgono al cielo e si stagliano a terra, orgogliosi delle loro radici, parlano, pregano e soprattutto comunicano. Non si limitano ad abitare uno spazio, esprimono energia vitale, quella sostenibile leggerezza dell’essere che ci fa sentire parte di un mondo in continua evoluzione, fermo solo nella tutela dei diritti umani, patrimonio imprescindibile da difendere e preservare.”