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Vino Toscana IGT, riconosciuto il consorzio: ora più tutela e promozione

Una realtà con oltre 95 milioni di bottiglie all’anno e un export pari al 69% in cui sono compresi anche i Super Tuscans. La soddisfazione della vice presidente Saccardi

Una veduta delle vignete Toscana IGT

I requisiti c’erano tutti: 39,5% dei produttori rappresentati e 58% di produzione della denominazione o indicazione geografica da tutelare. Così il Consorzio Vino Toscana ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste della Repubblica Italiana.

Da oggi il variegato mondo dei produttori di vino Toscana IGT: si va dai Super Tuscans (Tignanello, Testamatta, Solaia, Masseto, Gorgona, Le Pergole Torte, Coevo) a proposte più creative o di dimensioni ridotte, è ufficialmente rappresentati e tutelati sia a livello nazionale che internazionale.

Oltre 95 milioni di bottiglie, export al 69%

Un obiettivo centrato dal Consorzio in quattro anni anche a dispetto della pandemia. Un rinnovamento coinciso con l’inizio della presidenza di Cesare Cecchi. Per i vini Toscana IGT il riconoscimento ha grande importanza. Il Consorzio rappresenta 1594 soci produttori e una produzione totale certificata di 95,5 milioni di bottiglie con una quota di export oltre il 69%.

Dati che danno l’idea del “peso” specifico di questa realtà vinicola. Da oggi sia la Regione che soprattutto il Ministero hanno un interlocutore per affrontare con cui dialogare.

Cecchi: puntare ora sul brand Toscana IGT

Sono molto soddisfatto del raggiungimento di questo obiettivo – ha dichiarato il presidente del Consorzio Vino Toscana Cesare Cecchiche arriva a coronamento di un lavoro complicato perché partivamo quasi da zero. Ritengo che questo traguardo, raggiunto anche grazie all’impegno profuso dalla Regione Toscana, sia un punto di partenza per poter finalmente sviluppare i programmi di gestione, tutela, vigilanza e valorizzazione che i vini Toscana IGT meritano; un Consorzio che rappresenti tanti produttori di tutta la Regione e che sia inclusivo e rappresentativo delle aziende che credono nel brand Toscana”.

Sul brand Toscana IGT il consorzio ha intenzione di puntare, così come vuole valorizzare quelle eccellenze tra i produttori che, pur a dispetto di numeri ridotti, non riescono ad esprimere le loro potenzialità. Un lavoro di squadra che in un certo senso va a integrare e completare quanto già fanno i consorzi delle varie denominazioni.

Stefania Saccardi

Il ruolo fondamentale della Regione Toscana

La Regione Toscana ha assunto un ruolo determinante nel processo di riconoscimento. Fondamentale il ruolo della vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi. “Fin dal momento della mia nomina ho seguito assieme ai miei collaboratori, il lavoro che il Consorzio Vino Toscana stava facendo, ho affiancato e supportato il loro impegno e ritengo molto importante il raggiungimento di questo risultato che riguarda ben 4000 produttori di vino che rivendicano Toscana IGT contribuendo non solo alla valorizzazione della nostra agricoltura, a preservare il valore delle nostre campagne ed essere presidio per il territorio ma anche alla valorizzazione del brand “Toscana” a 360 gradi. Per la Regione – conclude la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardiè molto importante avere un punto di riferimento con cui condividere obiettivi e strategie per lo sviluppo di un comparto così importante quale quello vitivinicolo.

Uno strumento prezioso di tutela

Ora abbiamo lo strumento con cui lavorare – conclude il presidente Cesare Cecchida qui in avanti sta a tutti noi contribuire alla valorizzazione dei nostri vini Toscana IGT”. Il primo impegno sarà sul fronte della tutela: il consorzio si confronterà con le autorità dei Paesi di tutto il mondo, per un’efficace azione contro le imitazioni e le contraffazioni. Svilupperà le attività di vigilanza sulla produzione e la commercializzazione dei prodotti.

I numeri del Vino Toscana IGT

Il valore della produzione del Vino Toscana IGT ammonta a oltre 495 milioni di euro, con una ripartizione del 31% sul mercato italiano e ben il 69% indirizzato all’export. Sensibile è stata infatti la crescita delle esportazioni negli ultimi dieci anni, che hanno fatto segnare un +126%. I principali mercati esteri per la Denominazione Toscana IGT sono l’Europa con il 46%, gli Stati Uniti con il 33% e l’Asia con il 6%, mentre il restante 15% è distribuito su tutte le altre aree geografiche.

Tutti i dati del Vino Toscana IGT

La superficie media annua di vigneto coltivato Toscana IGT è di 13.500 ettari e la rivendicazione media annua degli ultimi cinque anni è stata di circa 640.000 ettolitri. La quota percentuale del vino Toscana IGT sulla totale produzione di vino in Toscana è del 27% e il numero dei produttori è di 4000 di cui 1400 imbottigliatori. Sono oltre 95,5 milioni le bottiglie mediamente commercializzate all’anno di Toscana IGT, ripartite per tipologia: vini Rossi 77%, vini Bianchi 18%, vini Rosati 5%.

Tutti i ruoli del Consorzio Vino Toscana IGT

Consiglio di amministrazione del Consorzio Vino Toscana per il triennio 2022-2024 – Cesare Cecchi (presidente), Lamberto Frescobaldi (presidente Frescobaldi) vicepresidente, Rosanna Matteoli (vicepresidente Cantina Cooperativa Montalbano Vino e Olio) vicepresidente, Davide Ancillotti (presidente Cantina Cooperativa ViViTo e Le Chiantigiane), Letizia Cesani (azienda Cesani), Renzo Cotarella (amministratore delegato Antinori), Mario Piccini (presidente Tenute Piccini), Sandro Sartor (amministratore delegato Ruffino), Donata Vieri (direttore Cantina Cooperativa I Vini di Maremma), Enrico Viglierchio (presidente Banfi), Alessandro Zanette (direttore Melini Gruppo Italiano Vini) direttore: Stefano Campatelli.

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