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Vino, la pioggia spinge la vendemmia toscana: raccolta in anticipo, ma qualità assicurata

I produttori iniziano a tirare le somme e si dicono soddisfatti nonostante i mesi difficili della siccità. In tutta la regione il lavoro tra i filari è iniziato circa dieci giorni prima e prosegue spedito

vino uva vendemmia - © Salvatore Bruno

In anticipo di circa dieci giorni, a causa della siccità, poi la vendemmia ha subito una piccola svolta, che potrebbe essere la sua fortuna: la pioggia. La Toscana del vino inizia a titare le somme e si prepara ad un’altra annata che già mostra la sua forza. Le aziende vitivinicole sono al lavoro e annunciano risultati che possono sorprendere, in positivo.

La fine della siccità segna la svolta

Come da Marchesi Frescobaldi che “benedicono” la fine della siccità. “Le piogge avute in agosto hanno ridato vigore alle piante, sono arrivate al momento giusto sulle campagne provate da una lunga siccità. Dunque, dopo mesi di siccità e di timori, ci troviamo con un risultato che potrebbe sorprenderci tutti positivamente. Dovessimo avere ancora qualche giorno di pioggia la vendemmia 2022 si potrebbe rivelare di grande qualità”, conferma Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi.

Buoni risultati dunque in tutte le aree dove l’azienda lavora, quindi da Montalcino al Chianti Classico, dal Chianti Rufina a Pomino e alla Maremma. “Abbiamo registrato piogge salutari che ci confortano sul risultato qualitativo finale. Quanto alla quantità possiamo ipotizzare un leggero aumento a Pomino e una lieve diminuzione delle altre denominazioni. Da diversi anni lavoriamo i nostri terreni profondamente subito dopo la vendemmia e questo ha fatto sì che abbiamo potuto immagazzinare acqua durante l’inverno”.

Stesso discorso nella zona dei Colli del Candia e Colli Apuani, in provincia di Massa-Carrara, con una vendemmia che sta cominciando in questi giorni. “Il clima cambia inevitabilmente, il nostro vantaggio tuttavia è di poter investire ancora in risorse idriche di sostegno, semmai in futuro ce ne sarà bisogno”, commenta il presidente del Consorzio del Candia Colli Apuani e titolare della cantina Calevro, Fabrizio Bondielli.

Di “una grandissima annata”, parla Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, che si lancia in stime: “Una produzione del 5-10% maggiore rispetto al 2021. Per quanto riguarda la percentuale di uva bio prodotta siamo intorno al 10%. La vendemmia è in anticipo di circa una settimana con le uve che, però, non sono in sofferenza. Le viti, che godono di ottima salute, hanno beneficiato delle ultime piogge che ne hanno accelerato la maturazione. Adesso si tratta soltanto di incrociare le dita augurandoci che il meteo sia clemente”.

Siccità e tempi di raccolta, una sfida per i produttori

Buone notizie anche da un’altra grande etichetta toscana, Ornellaia, che ha iniziato la vendemmia il 25 agosto con la raccolta dei primi grappoli di varietà rosse. più precoci le uve biianche, per cui la vendemmia è iniziata additittura il 9 agosto.

Anche qui l’attesa pioggia ha fatto il lavoro sperato. “Dopo le prime giornate di vendemmia del Sauvignon Blanc, svolte nelle ore notturne per preservare al massimo l’integrità e la fragranza del frutto, si sono verificati i tanto attesi temporali di Ferragosto. Le abbondanti piogge hanno rallentato leggermente la maturazione dando la possibilità di concludere in tranquillità la raccolta di Sauvignon e Viognier. A questi è seguita la raccolta del Merlot e del Vermentino. Una precocità che è la conseguenza logica di una stagione fuori dal comune”, osserva Axel Heinz, direttore della tenuta.

La siccità è stata soprattutto una sfida per i produttori. Fondamentali dunque “le scelte agronomiche messe in atto per la gestione del suolo e della chioma” dei vitigni. E la qualità dovrebbe essere preservata, stando ad alcuni segnali oggettivi: “invaiatura svolta in ottime condizioni, carico produttivo limitato in modo naturale, uva potenzialmente ricca e concentrata”. “Da adesso e per i prossimi giorni sarà estremamente importante individuare con ancora maggiore precisione la data di raccolta per ciascun vitigno e per ogni singolo appezzamento. Ad oggi le prime impressioni danno l’idea di una vendemmia non abbondante ma, se il tempo si mantiene buono, potenzialmente di alto profilo. Fare previsioni è comunque sempre molto delicato e complesso, consapevoli che solo quando l’uva arriverà in cantina si potranno stilare opinioni concrete e realistiche”, conclude Heinz.

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