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Vino, Jovanotti diventa vignaiolo e lancia Teresina in onore della figlia

Il cantante si affida alla celebre azienda Montevertine del Chianti Classico per la produzione di 2400 bottiglie di sangiovese in purezza

Jovanotti con una bottiglia di Pergole Torte

Si chiamerà “Teresina” il nuovo vino di Jovanotti. L’artista ha deciso, dopo anni di produzione casalinga, di affidarsi all’azienda di Montevertine per l’etichetta dedicata alla figlia Teresa. Lorenzo Cherubini, questo il vero nome del cantante, è andato sul sicuro scegliendo una tra le più celebri cantine del consorzio Chianti Classico e produttrice di quel Pergole Torte così apprezzato tra i wine lovers.

Ad annunciare la novità un video condiviso da Jovanotti sui social in cui si vede il musicista aggirarsi nella cantina di Montevertine insieme al titolare Martino Manetti. Cherubini segue così l’esempio di altri colleghi e si dedica al mondo del vino: da Sting a Gianna Nannini e Andrea Bocelli solo per rimanere in Toscana.

Il vino di Jovanotti per Teresina

Il vino di Jovanotti sarà un Sangiovese in purezza: 25 quintali che daranno vita, si prevede, a 2400 bottiglie; c’è chi ipotizza che l’etichetta sarà realizzata dalla figlia di Cherubini, nota disegnatrice. Le uve arrivano dalle vigne di Jovanotti a Cortona. Al momento il vino sta affinando in cantina nell’attesa di essere imbottigliato.

Per il progetto Jovanotti si è affidato al consulente e amico Filippo Polidori, che aveva già lavorato per lui in occasione del Jova Beach Party selezionando cibi e bevande per il catering.

Il musicista che ha trovato il produttore

Che bella giornata oggi, abbiamo svinato la nostra vendemmia. Dalla nostra piccola vigna nascerà un Sangiovese coi fiocchi – si sente raccontare dall’artista nel video-. Siamo qui nell’azienda di Montevertine, una delle grandi aziende del Chianti Classico che ci fa da produttore. Io faccio l’artista e Martino (Manetti ndr) ci fa da produttore“.

Ci sono molte analogie tra vino e musica -sottolinea Jova nel video-. Attesa, lavoro, caso, fortuna, sapienza, pazienza, qualità, legno, natura, intelligenza, poesia: sono tante le cose in comune. Poi uno se ascolta una canzone e bevo un goccio di vino si sente in paradiso” conclude.

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