Sostenibilità, comunità e diversità sono questi i tre criteri che hanno guidato la scelta dei “Best in Travel 2021“ della celebre guida di fama mondiale Lonely Planet. Dopo un anno in cui il settore del turismo è stato fortemente penalizzato dal Covid la giuria di esperti non se l’è sentita di saltare un’edizione della celebre guida che tradizionalmente esce ogni anno prima di Natale.
La Lonely ha pertanto deciso di premiare tutte quelle realtà che propongono un turismo diverso, sostenibile, attento all’ambiente. Se viaggiare resta ancora un’utopia, gli autori della guida si sono concentrati su come viaggeranno le persone quando potranno farlo: privilegiando luoghi all’aperto, in modo consapevole e prestando attenzione alla comunità che visitano.
“A partire dal 2021 il viaggio sarà un esercizio molto più rispettoso e attento di quanto non sia mai stato in passato – ha dichiarato il CEO di Lonely Planet Luis Cabrera – I viaggiatori stanno cautamente riaffacciandosi al mondo e lo fanno avendo cura che l’impatto sulle comunità che li ospitano sia positivo. Noi abbiamo deciso di dar voce alle destinazioni e alle persone che possono davvero garantire ai visitatori un contributo genuino attraverso un nuovo modo di viaggiare”.
Unica destinazione italiana ad essere presente nei Best in Travel nell’ambito dei “Cammini culturali” all’interno della categoria “Sostenibilità” è Le vie di Dante, un esempio di slow travel che si snoda dalla tomba del Sommo Poeta a Ravenna fino alla sua casa natale a Firenze per 395 chilometri attraverso l’Appennino.
Le Vie di Dante (www.viedidante.it) raccolgono i percorsi tra Emilia Romagna e Toscana che seguono le orme del Sommo Poeta nell’anno in cui si celebrano i settecento anni della sua morte. Fiore all’occhiello di questo patrimonio fatto di borghi, castelli e pievi romaniche è il Cammino di Dante (https://www.camminodante.com).
Le Vie di Dante passano lungo le valli appenniniche del Bidente, del Lamone, del Montone, del Rabbi, del Tramazzo, della Sieve, e ancora del Mugello e del Casentino, lungo il Valdarno superiore, sui rilievi dell’Appennino Tosco-Romagnolo e del Pratomagno. Venti le tappe, tra cui alcune chicche come Brisighella, con la sua suggestiva Rocca, e la cascata dell’Acquacheta a San Benedetto in Alpe, cui Dante dedicò un memorabile ritratto. Chiude il tour, nel capoluogo toscano, il Museo-Casa di Dante, dove il poeta venne alla luce.
