Un prodotto alimentare identitario della nostra regione. E parecchio buoni. Sono i Cantuccini Toscani IGP e la volontà è di valorizzarli, avvicinarli ancora di più al grande pubblico cosi che possano rappresentare un’apripista per altri prodotti IGP della Toscana.
Si chiama “In viaggio con i Cantuccini Toscani IGP” ed è il progetto finanziato da Regione Toscana on il bando europeo SRG010 per la promozione dei prodotti dei Consorzi. . Nello specifico, in questo caso, il progetto vuole promuovere l’Indicazione Geografica Protetta in Italia dei Cantuccini Toscani, consolidarne la conoscenza in Toscana e presentare il prodotto a una fiera internazionale come TuttoFood nel 2025.
Il progetto nel dettaglio: le ricette di Luisanna Messeri
Tra il 2024 e l’inizio del 2026 il Consorzio con i suoi 21 produttori consorziati di tutta la Toscana investirà 100.000 euro per finanziare un percorso a doppio senso tra i Cantuccini Toscani e i consumatori. In pratica Assocantuccini fornirà una serie di ricette destinate a coinvolgere il pubblico.
La creazione delle ricette è affidata a una cuoca e influencer di grande prestigio e seguito sui media quale Luisanna Messeri che offrirà le interpretazioni del biscotto più famoso della Toscana: “Il mio compito – ha detto -riguarderà anche la riscoperta, la personalizzazione e l’invenzione di nuove ricette a base di Cantuccini Toscani. I Cantuccini sono già da soli un dessert e non hanno bisogno di altro ma i produttori di cantuccini toscani guardano lontano e studiano e anche grazie a loro ho capito che tante DOP e IGP italiane vivono e prosperano come ingredienti di ricette di successo”. Impossibile ottenere delle indiscrezioni sulle ricette alla cuoca che non si sbilancia ma anticipa che avranno in comune una serie di requisiti: semplicità, iconicità, riproducibilità oltre alla capacità di trasmettere emozioni e che, se possibile, proporrà anche varianti di ricette già famose .
Il progetto nel dettaglio: le cartoline dei viaggiatori
Accanto alle ricette ci saranno delle cartoline quelle che Assocantuccini potrà ricevere dai consumatori che si trovano in viaggio: fotografie di Cantuccini in primo piano con sullo sfondo un monumento o un elemento architettonico o una componente paesaggistica iconici, associabili a una località italiana o estera. Le migliori saranno pubblicate sui social e sulla stampa. Il regolamento per l’invio e la selezione di immagini fotografiche digitali è già stato predisposto ed è consultabile sul sito internet www.assocantuccini.org.
“I Cantuccini? Un apripista per i prodotti Igp toscani”
“Stiamo parlando di un prodotto alimentare identitario della nostra regione – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – che ha visto nel tempo e soprattutto in questo ultimo periodo un grande impegno di tutti i protagonisti, pubblici e privati. Con l’ottenimento dell’indicazione geografica tipica i Cantuccini Toscani hanno conquistato una maggiore tutela e devono adesso aspirare a un’adeguata promozione sia in Italia che all’estero. Troviamo che questo progetto porti con sé la spinta per avvicinare ancora di più i Cantuccini Toscani IGP al grande pubblico valorizzandone la qualità e possa rappresentare anche un’apripista per altri nostri IGP che meritano di raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi”.
“Quello che dobbiamo spiegare al consumatore con la Campagna e il progetto “In viaggio con i Cantuccini Toscani IGP“- ha aggiunto Daniele Scapigliati, presidente di Assocantuccini. – è il “valore aggiunto” sotteso dai marchi che distinguono la “nostra” indicazione geografica protetta. A partire dalla codifica di un saper fare locale, dal contenuto minimo di mandorle, fissato al 20%, dall’uso di pochi semplici ingredienti naturali previsto dalla ricetta: farina, uova fresche, burro. I singoli produttori stanno da tempo facendo la loro parte, ma abbiamo la necessità di consolidare le nostre fondamenta nel mercato nazionale e soprattutto di proiettarci sui mercati esteri dove la nostra capacità di penetrazione è limitata soltanto dalla scarsa conoscenza del prodotto e del valore dell’IGP. Abbiamo costituito il Consorzio di Tutela l’8 settembre dello scorso anno e in questo primo anno di attività abbiamo lavorato molto, ottenendo il riconoscimento da parte del Ministero dell’Agricoltura e presentato questo progetto che è stato finanziato. Direi che siamo sulla buona strada”.