In Toscana l’enogastronomia era già di moda prima ancora dei grandi trend a livello internazionale. A dimostrarlo c’è il compleanno di Vetrina Toscana che al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha festeggiato 25 anni. Le nozze d’argento per il progetto della Regione Toscana in collaborazione con Unioncamere.
Un quarto di secolo sempre dalla parte dei ristoratori e dei produttori toscani come i numeri certificano: 2000 le imprese aderenti, 360 gli eventi annuali, 500 le schede sui prodotti tipici, 400 le ricette tradizionali, 43 mila i follower, 1929 le uscite sui media nel 2024. Un impegno quotidiano per raccontare la Toscana attraverso il cibo di qualità.
L’evento al Maggio Musicale Fiorentino dal titolo “Assaggi di futuro” è stato un momento d’incontro e di confronto per valutare lo stato dell’arte e delineare gli scenari futuri di Vetrina Toscana. A condurre la mattinata Syusy Blady, noto volto televisivo protagonista di programmi legati al turismo.
“L’incontro rappresenta un’opportunità per tracciare un bilancio di quanto realizzato da Vetrina Toscana negli ultimi tre anni, sia a livello nazionale che internazionale, anche alla luce degli straordinari riconoscimenti che la Toscana continua a raccogliere. È l’occasione per offrire degli ‘assaggi di futuro’, illustrando le azioni che saranno messe in atto nel breve e medio termine” ha dichiarato Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica.
Recensioni e nuove tecnologie
Tra le novità presentate durante l’evento il ricorso all’utilizzo di nuove tecnologie che supporteranno lo sviluppo del progetto. Dallo studio delle recensioni rilasciate sui canali social, fornite da Data Appeal, è stato possibile capire il “sentiment” verso il progetto.
Attraverso algoritmi proprietari basati sull’intelligenza artificiale e l’uso combinato di machine learning e analisi semantica sono state raccolte, misurate e analizzate oltre 800 mila recensioni. Monitorati oltre 22 mila punti di interesse del comparto ristorazione. Il risultato è che il rating dei circa 900 ristoranti aderenti al progetto è tendenzialmente più alto della media.
Sulla base di questi dati Aeffective, spinoff dell’Università degli Studi di Firenze, ha svolto un’analisi dei ristoranti e delle botteghe, aderenti o meno al progetto, per identificarne punti di forza e margini di crescita. È emerso che i clienti parlano più spesso di tipicità, tradizione enogastronomica, prodotti locali con una correlazione significativa tra autenticità e gradimento degli esercizi.
Lo studio è andato oltre, analizzando anche i non iscritti: una stima su un campione di 6 mila degli oltre 30 mila ristoranti presenti in Toscana indica che il progetto ha ampi margini di crescita. Quasi un quarto dei non aderenti – circa 6.500 – è potenzialmente idoneo all’iscrizione.
La spesa nella ristorazione in Toscana
Mastercard, attraverso l’analisi aggregata delle transazioni di spesa effettuata dai possessori di carte di pagamento su tutto il territorio regionale, ha tracciato l’evoluzione della spesa nel comparto ristorazione in Toscana. Sono stati evidenziati i diversi comportamenti di acquisto in relazione alla provenienza geografica dei turisti e nei diversi Ambiti territoriali della Toscana.
La Toscana rappresenta circa l’11% della spesa per ristorazione nazionale, considerando quella non residenziale (internazionale ed extra-regionale). Spesa che rappresenta il 22% di quella turistica complessiva regionale, in crescita del 15% rispetto al 2023, e con una forte connotazione internazionale (72%).
La Toscana è la regione italiana con il ticket medio più alto nella ristorazione. USA al primo posto (24% del totale ristorazione internazionale), +9% rispetto al 2023, con un ticket medio di 75 euro, più del doppio di inglesi, francesi ed olandesi. La ristorazione pesa per circa 1/5 della spesa complessiva statunitense. I tedeschi pesano meno della metà degli statunitensi e la ristorazione incide solo per il 17% della loro spesa.
Il 36% della spesa avviene nell’ambito di Firenze, seguito dalla costa. A Pisa e Firenze si concentrano i maggiori volumi. L’andamento domestico ha una crescita consistente in tutti i mesi e un picco ad agosto; quello internazionale cresce meno nell’arco dei mesi ma ha un picco più esteso nel tempo (luglio-agosto-settembre).
Le tendenze del turismo enogastronomico
Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, ha parlato delle ultime tendenze del turismo enogastronomico e dei primati della Toscana. La regione è meta preferita dei viaggi a tema cibo, vino, olio e anche la cucina regionale più diffusa nei ristoranti italiani.
Secondo la settima edizione del ‘Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano’ è la destinazione preferita tra gli italiani e la più desiderata per i futuri viaggi enogastronomici. Il 33,9% dei turisti italiani vorrebbe visitarla, il 39,3% dichiara di essersi recato nel corso dei viaggi più recenti. Il 19,1% la reputa destinazione principale per vacanze alla scoperta dei borghi minori e delle aree interne.
È inoltre emerso che la cucina toscana è la più diffusa in Italia, presente nel 17,3% dei ristoranti della piattaforma TheFork, precedendo le cucine piemontese e siciliana. L’impatto economico e sociale del turismo enogastronomico in Italia è significativo: oltre 40 miliardi di euro all’economia italiana nel 2023 – di cui 9,2 diretti, 17,2 indiretti e 13,7 di indotto –, con un rapporto benefici/costi pari a 6,9. Una voce che “pesa” per l’economia italiana, con un forte potenziale di crescita e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella distribuzione del reddito.
Tra le parole chiave più ricercate dal turista e considerati i prodotti più rappresentativi dell’Italia in ambito agroalimentare, secondo lo studio condotto da Garibaldi, i primi due posti sono occupati da due prodotti iconici e veri e propri pilastri dell’enogastronomia in Toscana: il vino (con il 38,1% delle preferenze) seguito dall’olio extravergine di oliva (24%).
I riconoscimenti di Vetrina Toscana
Dopo aver ricevuto nel 2021 due importanti riconoscimenti (designata dalla Commissione Europea come “best practice” nella promozione dell’agroalimentare e “Miglior Progetto di Marketing – Italia” premio del Gruppo Italiano Stampa Turistica) Vetrina Toscana non si ferma e cerca sempre forme innovative per far conoscere il progetto. Nascono così dei luoghi d’incontro e commercio con il marchio di Vetrina Toscana.
Il Mercato di Qualità e la bottega
Dopo l’apertura nel 2023 a Follonica del Mercato coperto di Qualità che incarna il manifesto dei valori del progetto regionale, il 14 dicembre scorso è stata inaugurata nel centro storico di Grosseto la prima bottega di Vetrina Toscana gestita da Confcommercio Grosseto: uno spazio fisico che gli iscritti alla rete potranno utilizzare come “vetrina” delle proprie produzioni e in cui saranno organizzati degli incontri con i produttori locali, verranno creati dei laboratori e workshop tematici oltre a pacchetti con degli itinerari enogastronomici personalizzati su misura per scoprire al meglio il territorio.
I ristoranti di Vetrina Toscana all’estero
La Toscana è un brand e il cibo e il vino sono degli straordinari ambasciatori: con questo spirito il marchio regionale di Vetrina Toscana è sbarcato all’estero. Dopo il primo ristorante Sapori di Toscana ospitato al 34° piano del prestigioso Hotel Domain di Manama, in Bahrein, capitanato dalla chef lucchese Simona Girelli la rete dei ristoranti targati Vetrina Toscana è cresciuta.
Poche settimane fa l’entrata ufficiale del ristorante Acquolina a San Francisco in California, di fronte al suggestivo Washington Park e alla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Il ristorante è gestito da due toscani, il livornese Dario Nicotra e lo chef pisano Marco Avila che portano l’essenza di una vera trattoria toscana a North Beach, la piccola Italia della California.
Il viaggio italiano attraverso gli aromi
Proprio grazie all’esperienza nel campo del turismo enogastronomico maturata con Vetrina Toscana, la Regione Toscana è stata designata dal Ministero del Turismo come capofila per la valorizzazione gastronomica delle regioni e province autonome all’interno del progetto: “Scopri l’Italia che non sapevi – Viaggio Italiano”.
E’ nato così: “Aromi d’Italia”, un progetto capace di raccontare l’identità gastronomica del nostro paese attraverso due azioni: un bus-ristorante di ultima generazione attrezzato con tutti i comfort che ha girato l’Italia e la creazione di un kit olfattivo che ha l’obiettivo di essere un nuovo e originale strumento di promozione del nostro paese.