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Versilia, balneari pronti a partire. Il sindaco invoca prudenza

Gli stabilimenti balneari della Versilia sono al lavoro per allestire spiagge, alcuni pronti a riaprire nel fine settimana. Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, chiede misure (e maggiore partecipazione)

Balneari della Versilia al lavoro per allestire spiagge e stabilimenti, e qualcuno potrebbe già riaprire già nel fine settimana. Intanto ieri in riva al mare si sono viste persone e qualcuno ha fatto anche il primo bagno stagionale, soprattutto i bambini, dopo settimane in cui sono dovuti rimanere chiusi in casa.

Tra le notizie accolte favorevolmente dai balneari versiliesi c’è quella della possibilità dell’apertura anche delle piscine, come spiega il presidente dei balneari di Viareggio (Lucca) Pietro Guardi: «Il fatto che potranno essere utilizzate con tutte le cautele del caso e disposizioni per il Covid le 160 piscine degli stabilimenti balneari versiliesi è importante, sarebbe stato un guaio doverci rinunciare».

Compatibilmente con i tempi, qualche stabilimento balneare potrebbe essere pronto per l’apertura già questo fine settimana. «Abbiamo già comunicato ai nostri clienti – dice Andrea Bonuccelli del bagno Perla del Tirreno, in passeggiata a Viareggio – che saremo prossimi all’apertura e pronti ad ospitarli. La speranza è che si possa cominciare a lavorare, perché da parte nostra c’è voglia di questo dopo i mesi trascorsi in quarantena».

Per il presidente dei balneari di Lido di Camaiore (Lucca) Marco Daddio, «dopo le proteste della categoria di questi giorni, finalmente ci sono state delle aperture di veduta che ci consentono in qualche modo di poter dare il via alla nostra attività con le linee guida che verranno rispettate».

Al lavoro anche a Forte dei Marmi e le altre zone della Versilia fino a Torre del Lago, perché tutti vogliono che quest’estate garantisca un minimo di sopravvivenza a tutti.

«Da oggi si riapre quasi tutto. Ma i morti, i malati, gli ospedali stipati, i tamponi che non arrivano, i bollettini quotidiani drammatici, non possono essere dimenticati con un decreto. Un virus non si sconfigge con la carta bollata» scrive il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro. «Ecco perché dobbiamo stare attenti, rispettare le regole che ci sono state date e attenerci alle indicazioni di chi ne sa più di noi (di me sicuro). Sarei stato più prudente, lo confesso, ma se si è deciso la pressoché totale riapertura del Paese vuol dire che il Governo aveva le carte per poterlo fare».

«Quindi si riparte, si riparte un po’ intontiti e incerti, ma si riparte» prosegue il sindaco, che poi fa riferimento ai provvedimenti approvati e ai 55 milioni di euro che «nel sistema economico e sociale spero facciano il loro effetto e diano modo alle imprese di avere l’abbrivio per tirar su le saracinesche e alle famiglie di riavere l’obiettivo del lavoro, insieme alla protezione delle fasce ancora più deboli della popolazione».

«Il Governo e il Parlamento – conclude il sindaco – dovrebbero aprire una nuova agenda politica, coinvolgendo le realtà regionali e locali, per superare la contingenza e dare aria alle stanze, chiuse per troppo tempo. L’Italia ha ora bisogno di orizzonti, di partecipazione, di misure che guardino al futuro. Questa per me è la ripartenza».

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