Sono passati quasi dieci anni dall’ultimo straordinario disco dei Verdena: il progetto in due volumi “Endkadenz” uscito nel 2015.
Il mitico trio è tornato con un nuovo disco “Volevo Magia” che ha debuttato al primo posto della classifica Top Vinili e al secondo della Top Album e un tour nel segno del tutto esaurito.
Lunedì 14 novembre Alberto Ferrari, Luca Ferrari e Roberta Sammarelli saranno in concerto al Tuscany Hall di Firenze, per una serata sold out da settimane.
Per “Volevo Magia” la parola chiave è stata spontaneità, volevamo che i brani fossero semplici e arrivassero in modo più diretto a chi ascolta
“Volevo Magia” è il settimo disco di inediti della band: “C’era molta ansia di tornare sul palco e ricominciare dopo 7 anni è stata dura – spiega il gruppo – . Per questo abbiamo provato il più possibile in modo da arrivare belli pronti e carichi. Siamo molto contenti che il tour sia andato quasi interamente sold out ancor prima dell’uscita del disco. È un segno di estrema fiducia da parte dei fan. Sul palco con noi c’è anche Carlo Maria Toller dei Jennifer Gentle.
“La genesi dell’album risale al 2017/2018, quando abbiamo iniziato a scrivere le prime canzoni – continuano i Verdena – ha poi subito un rallentamento per vari motivi, sia personali sia legati ad esperienze che abbiamo fatto al di fuori della band… Anche la pandemia in qualche modo ha influito: abbiamo scritto molti brani in pochissimo tempo proprio perché eravamo stati separati forzatamente e guarda caso sono quasi tutti quelli con le ritmiche più tirate e veloci.
Il cambiamento musicale che si può notare all’interno dell’album è stato naturale, ci viene naturale essere diversi perché quando creiamo brani molto simili a qualcosa di nostro già fatto, non ci piace. Per “Volevo Magia” la parola chiave è stata spontaneità, volevamo che i brani fossero semplici e arrivassero in modo più diretto a chi ascolta. Siamo contenti che si percepisca il cambiamento, ma è un processo totalmente inconscio. Il disco è musicalmente più positivo, forse è il più allegro e meno psichedelico che abbiamo fatto, da ‘Requiem’ ad oggi.”