Venerdì nero per i pendolari in Toscana. Causa guasto agli impianti sulla linea Aretina fra Pontassieve e Compiobbi, pesanti i ritardi sui treni anche di tre ore per chi proveniva da Borgo S. Lorenzo Firenze via Pontassieve.
Pendolari lasciati in attesa senza spiegazioni. Non sono mancate anche le soppressioni di alcune corse. L’ondata di maltempo che ha investito la Toscana ha contribuito a rendere i disagi maggiori.
Il presidente Giani: “La misura è colma”
Il presidente Eugenio Giani, alla luce delle tante proteste, promette la linea dura. “La situazione è davvero inaccettabile – precisa Giani- . Da mesi mi vengono rappresentati continui disagi dai sindaci dei territori coinvolti e dai cittadini pendolari. Stiamo parlando di centinaia di persone che ogni mattina prendono il treno per andare a lavorare, studenti, che si ritrovano a dover affrontare ritardi o addirittura soppressioni”.
Penali in arrivo per Trenitalia
Il presidente della Regione annuncia di aver chiesto agli uffici di predisporre gli atti per applicare le penali previste nel contratto di servizio. “Ritengo inconcepibile che la Regione Toscana con risorse proprie e nazionali metta a disposizione oltre 260 milioni di euro l’anno per un servizio che non è all’altezza delle aspettative dei cittadini. Non sono concepibili disservizi del genere. Chiedo anche l’immediata convocazione vertici Rfi e Trenitalia” insiste Giani che intende chiedere un incontro al ministro Salvini.
A intervenire su ritardi e disagi anche la consigliera regionale Elisa Tozzi (gruppo Toscana Domani) e i leghisti Giovanni Galli e Cecilia Cappelletti, rispettivamente consigliere regionale e metropolitano della Lega.
Soluzioni cercansi per i pendolari
“Stamani – aggiunge l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli– è stato un disastro, ci sono arrivate segnalazioni e proteste continue all’Urp, al numero verde. Ci sono stati ritardi anche di un’ora e anche soppressioni. Continuo a ripetere che manca un’informazione adeguata, un’informazione capace, tempestiva che arrivi alle persone, che faccia comprendere la gravità del problema e consenta di adottare soluzioni di viaggio diverse. Non si può continuare così!”.
E per quanto riguarda il guasto di venerdì 9 dicembre Baccelli sottolinea “tempi troppo lunghi per la soluzione del guasto, della cui gravità non si ha evidenza dalle comunicazioni arrivate in Regione, nonché delle scelte di circolazione adottate, con treni rimasti a lungo fermi in linea con centinaia di persone a bordo senza informazioni”.
La protesta dei sindaci di Mugello e Valdisieve
I sindaci di Mugello e Valdisieve, linea già interessata nelle ultime settimane da notevoli criticità, unica linea per cui per il mese di ottobre era scattato il bonus per gli abbonati e oggetto di una cabina di regia nel mese di novembre, si sono rivolti all’assessorato denunciando l’ennesimo grave disservizio.
“La misura è colma – dichiarano i 14 sindaci del Mugello e della Valdisieve -. Il Presidente della Regione Toscana ha annunciato che saranno applicate le penali: le chiediamo da tempo. Confidiamo che sia fatto presto e che ne sia data notizia. Se non fossero sufficienti chiediamo che si proceda a una modifica del contratto. Le rassicurazioni che abbiamo avuto da Trenitalia e RFI non hanno avuto seguito nell’offerta di un servizio decoroso. Non escludiamo neanche un sostegno legale delle amministrazioni pubbliche – concludono i sindaci – per avviare un’iniziativa congiunta di cittadini e amministrazioni nei confronti del servizio”.