La vendemmia quest’anno arriva in anticipo in Toscana, almeno di una settimana, e sarà di qualità ma con rese più basse, con un calo della produzione del 10%, a causa della siccità. È la fotografia scattata dal monitoraggio realizzato da Coldiretti Toscana con la neonata associazione Vigneto Toscana, in occasione dell’avvio della raccolta delle uve.
All’Elba la prima vendemmia dell’anno
La raccolta è partita da alcuni giorni all’azienda agricola Montefabbrello, a Portoferraio (Livorno), sull’Isola d’Elba che ha iniziato a raccogliere le uve di pinot nero. Poi toccherà ai bianchi precoci come lo chardonnay ed il pinot bianco, a fine mese a ciliegiolo, merlot, trebbiano e vermentino, poi sangiovese e cabernet sauvignon, ultimo vitigno ad essere raccolto tra la fine di settembre ed ottobre.
La siccità, con piogge praticamente assenti e soprattutto le ondate di caldo che hanno caratterizzato questi mesi che seguono un inverno mite, hanno causato una vendemmia precoce, spiega Coldiretti. Le viti, che si posano su terreni spesso argillosi, sono in ottima salute e non presentano fino a qui situazioni di particolare sofferenza, indice che comunque questa vendemmio produrrà degli ottimi vini.
La qualità dipenderà da come va agosto
Sono stati mesi di apprensione che hanno richiesto una grande attenzione da parte delle aziende vitivinicole molte delle quali, laddove è stato possibile, sono state costrette a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare i vitigni più giovani e quindi più esposti allo stress. Ora, spiega Coldiretti, servirebbe un po’ di pioggia per completare il ciclo di maturazione, per dare equilibrio e migliorare le rese.
Per Coldiretti e Vigneto Toscana infatti molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature, che influiscono sulla maturazione, sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In Toscana si attende comunque una annata di buona e ottima qualità anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo.