È stata varata a Livorno Polaris, la nuova imbarcazione oceanografica di Arpat, un catamarano di 16 metri, andrà a sostituire il battello Poseidon, ormai obsoleto, nel monitoraggio marino-costiero svolto dall’Agenzia.
La nuova Polaris è stata finanziata con fondi del Pnrr. La carena a catamarano consente un’altissima stabilità trasversale e una notevole riduzione delle oscillazioni e permetterà di svolgere in sicurezza rilievi batimetrici, campionamenti e tutte le altre attività in mare, entro le 12 miglia.
Lo scafo dell’imbarcazione Polaris, completamente in alluminio, ha una lunghezza di 16 metri, larghezza di 6 e un pescaggio dello scafo limitato a 65 cm, per un dislocamento complessivo di 23 tonnellate. La velocità massima di crociera è di 24 nodi con una autonomia di 200 miglia nautiche.
Oltre alle strumentazioni standard, sul Polaris sono installati gli elementi di supporto per le operazioni di campionamento come, ad esempio, la gru con braccio mobile e i verricelli per i cavi che permettono la movimentazione di vari strumenti, tra cui le sonde per rilevare i parametri chimico-fisici nella colonna d’acqua, la benna e il box-corer per i prelievi sul fondale, i retini per la raccolta del plancton o delle microplastiche.
“Da oggi – ha detto il presidente della Regione Toscana– Arpat avrà un nuovo strumento per portare avanti il suo eccellente lavoro di monitoraggio e controllo della qualità dell’ambiente in Toscana, ed in questo caso della qualità delle acque lungo la nostra costa. La nuova Polaris, come auspica già il suo nome, sarà un punto di riferimento, un importante presidio contro l’inquinamento marino, utile per campionamenti, carotaggi, prelievi dal fondale”.
Oltre all’acquisto della nave Polaris, la Regione ha disposto l’aumento del personale Arpat, con l’assunzione di 13 persone tra contratto a tempo indeterminato e di cinque a tempo determinato.