Lo sviluppo clinico di un vaccino contro la malattia da salmonella invasiva non tifoidea: è l’obiettivo del progetto di ricerca Vacc-iNts, della durata di 5 anni, finanziato dalla Commissione europea per oltre 6 milioni di euro, in partenza all’Università di Siena.
Il progetto internazionale, spiega una nota, coordinato dalla Sclavo vaccines association, che vede la partecipazione di 12 partner provenienti da otto paesi, si è aperto a Siena, presso l’Accademia dei fisiocritici, con la prima riunione della rete di esperti provenienti da istituzioni accademiche, industria ed enti no profit.
La salmonellosi invasiva non tifoidea è una malattia infettiva negletta endemica nell’Africa sub-sahariana, che colpisce principalmente i bambini di età inferiore ai cinque anni e i soggetti immunocompromessi. Nel 2017 sono stati stimati globalmente circa 31.600 decessi di bambini sotto i cinque anni a causa di questa malattia, con un tasso di mortalità di circa il 14%.
Il consorzio Vacc-iNts condurrà uno studio clinico di fase 1 su adulti in Europa e Africa e studierà l’immunogenicità e la sicurezza del vaccino iNts-Gmma prodotto da Gsk. Saranno inoltre condotte analisi sieroepidemiologiche per conoscere meglio la diffusione della malattia ed accelerare lo sviluppo del vaccino.
Il progetto capitalizza anche sul sostegno della Regione Toscana per la ricerca e sviluppo del vaccino. Per il dottor Rino Rappuoli, esperto di vaccinologia e coordinatore scientifico del progetto, “lo sviluppo di questo vaccino contro un patogeno con allarmante resistenza agli antibiotici è un successo reso possibile dagli sforzi congiunti della ricerca supportata da finanziamenti pubblici ed enti no-profit”. La ccordinatrice del progetto, professoressa Donata Medaglini, docente di microbiologia dell’Ateneo senese, sottolinea che “il progetto è uno sforzo senza precedenti per testare un nuovo vaccino che per la prima volta affronta il problema della protezione delle popolazioni contro la salmonellosi invasiva non tifoidea”.