La Toscana accelera sulla vaccinazione degli over 80 e delle persone particolarmente fragili, le due categorie più a rischio, con un nuovo sviluppo del piano vaccinale che è stato presentato oggi in Regione.
L’obiettivo è semplice: somministrare la prima dose a tutti i 320mila ultraottantenni toscani entro il 25 aprile e la seconda entro metà maggio, grazie alle nuove forniture Pfizer in arrivo. Ad oggi sono 80.169 gli ultra anziani ad avere ricevuto la prima dose (compresi i residenti over 80 delle Rsa) 13.341 il richiamo.
120mila somministrazioni agli over 80 in 2 settimane
Grazie alla disponibilità di forniture crescenti di vaccino, nelle prossime due settimane verranno effettuate circa 120mila somministrazioni: 50mila la prossima settimana, 70mila dal 29 marzo al 4 aprile. E nel mese di aprile le forniture previste di Pfizer dovrebbero crescere ancora di più.
Un’accelerazione che consentirà a ogni medico di famiglia di avere a disposizione le dosi di cui necessita, di programmare la vaccinazione e di definire il calendario completo degli appuntamenti, fornendo ai propri assistiti una data certa. I medici avranno anche la possibilità di vaccinare anche nei fine settimana.
“Già nelle prossime due settimane vaccineremo 120mila ultraottantenni. La nostra è una corsa contro il tempo e ci siamo organizzati al meglio delle nostre possibilità – ha spiegato oggi il presidente della Regione, Eugenio Giani – a giorni tutto il personale sanitario e socio-sanitario, impegnato in prima linea fin dall’inizio della pandemia, riceverà anche la seconda dose e potremo dare una spinta ulteriore alla copertura vaccinale di altre categorie come gli estremamente vulnerabili, che proteggeremo anche vaccinando i familiari e chi si prende cura della loro assistenza.”
Ultra fragili: dalla prossima settimana aperte le prenotazioni
Per quanto riguarda le persone con elevata fragilità al momento in Toscana ne sono state vaccinate 9.450 e se verrà confermata la prossima fornitura di Moderna, attesa per questo weekend, nei primi giorni della prossima settimana verrà aperto il portale per le prenotazioni dirette. Si potranno prenotare le 55.042 persone estremamente vulnerabili o con disabilità gravi che hanno già effettuato la registrazione sul portale aperto lo scorso lunedì 15 marzo.
AstraZeneca: si progetta un portale per le riserve “last minute”
La Toscana è pronta a riprendere le somministrazioni di AstraZeneca, qualora dovesse arrivare da parte di Ema e Aifa l’autorizzazione: si ripartirà dagli appuntamenti ancora in vigore e verrà data priorità di ri-prenotazione a coloro a cui è stata annullata, che saranno allertati tramite sms. Appena le forniture lo consentiranno, verranno aperte le prenotazioni anche per i 15.170 conviventi e caregiver delle persone estremamente fragili che si sono già registrati sul portale delle vaccinazioni.
È in lavorazione anche il portale dedicato alle riserve “last minute”, ovvero persone disponibili a vaccinarsi nel caso in cui ci siano dosi in eccesso che rischiano di essere buttate via. La possibilità sarà data a coloro che appartengono alle stesse categorie già disponibili sul portale regionale (personale scolastico, forze dell’ordine, nati tra il 1941 e il 1944).
Una macchina da 1 milione di vaccini al mese
La velocità di vaccinazione al momento dipende dalle dosi a disposizione. La Toscana è potenzialmente in grado somministrare 1 milione di vaccini al mese, grazie a una organizzazione multicanale: strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, ma anche punti vaccinali e grandi hub e la medicina generale, con una rete di circa 2.500 vaccinatori.
“Tutto il sistema sanitario è impegnato in uno sforzo straordinario e costante – ha spiegato l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini – abbiamo costruito una macchina vaccinale in grado di somministrare 30mila vaccini al giorno, questa è l’attuale potenza di fuoco della Toscana. Un modello capillare, integrato e multicanale, che trova conferma nel nuovo piano nazionale, reso possibile grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti: i professionisti delle aziende sanitarie, i farmacisti e i medici di medicina generale. In questo momento tutto dipende dalla disponibilità di vaccini. La sfida è coniugare immediatezza e prospettiva, per essere pronti alla vaccinazione di massa vera e propria, che ci attende nei mesi a venire”.