Un viaggio a pedali tra strade bianche, cipressi, vigne, paesaggi inaspettati, piccole pievi, coloniche e borghi. Un percorso nell’anima più autentica della Toscana, quella che racconta una storia millenaria e contemporaneamente indica la strada verso il futuro. La Toscana da scoprire con la fatica del viaggio nelle gambe ma che regala emozioni difficili da dimenticare. Questa è l’Eroica, la cicloturistica ideata da Giancarlo Brocci nel 1997 e che ha fatto innamorare tutto il mondo rievocando il fascino del ciclismo d’altri tempi.
Oggi il Percorso permanente de L’Eroica diventa occasione per vivere un rapporto intimo con la natura, la gente, i produttori, le storie di una terra che ha voglia di raccontarsi. Un viaggio che può essere fatto in solitaria o in compagnia, in attesa che vengano studiate nuove modalità per far ripartire in sicurezza anche la storica competizione legata al marchio Eroica che si tiene ogni anno nel mese di ottobre con partenza del percorso da Gaiole in Chianti.
(photo credits Guido Rubino)
Il percorso è segnalato con adeguati cartelli indicatori, si snoda per 209 chilometri nel cuore delle Terre di Siena attraversando il Chianti, le Crete e la Val d’Orcia compiendo un lungo viaggio nel leggendario paesaggio toscano.
Il Percorso Permanente de L’Eroica si può scegliere secondo la propria forza da uno a cinque giorni, dipende, appunto, dalla preparazione fisica e dal tempo che si vuole dedicare anche alle cartoline ed ai paesaggi che scorrono di fianco o che si scorgono all’orizzonte. Lungo il percorso si può contare sull’ospitalità dei vari alloggi e di diverse strutture che sanno accogliere tutti con la cordialità ed il calore che il ciclista merita.
Il viaggio del Percorso Permanente de L’Eroica può iniziare da un punto qualsiasi del percorso, ogni esercizio convenzionato è riconosciuto quale punto di partenza e di arrivo del circuito e di conseguenza autorizzato al rilascio dei Timbri. Sul Road book dovranno essere apposti i timbri attestanti il passaggio presso le 5 zone di controllo del circuito: Chianti – Siena e Val d’Arbia – Montalcino – Val d’Asso – Crete Senesi.
(photo credits Paolo Penni Martelli)
ZONA 1: VALLE DEL CHIANTI – Nella prima parte del percorso scalerete la dolce salita che vi porterà fino a uno dei simboli più belli del Chianti e de L’Eroica, il Castello di Brolio, che con la salita tra i cipressi, il passaggio sotto le mura del Castello e la discesa su panorami e vigneti mozzafiato, rappresentano uno dei passaggi più affascinanti del percorso.
Prima di affrontare uno dei tratti di strada bianca più belli del percorso, con una piccola deviazione potrete concedervi un’incantevole passeggiata in una delle città Medioevali più belle al mondo, Siena, con il Duomo e Piazza del Campo a far da cornice al bellissimo centro storico.
Caratteristiche tecniche: tratto di 20 km tutto sommato agevole nel quale la salita lunga è una sola, quella che vi porterà al Castello di Brolio. Scendendo dal castello avrete la prima breve esperienza sullo sterrato (circa 2 km) che suggeriamo di affrontare con cautela visti alcuni di discesa ripida che presenta questa porzione.
ZONA 2: SIENA E VAL D’ARBIA –Le ordinate coltivazioni di cereali, erbai e girasoli si sfumano in un paesaggio più vario, dipinto con il colore della terra di Siena. Appena usciti dalla città di Siena affronterete uno dei tratti caratteristici del percorso, quello tra Colle Malamerenda e Radi, immerso nelle dolci colline senesi puntellate di case coloniche, borghetti storici, intrecciando il vostro percorso con la Via Francigena. Il piccolo borgo di Murlo farà da sfondo a una porzione di percorso che dal punto di vista altimetrico è tra le più semplici di tutto il tracciato.
Caratteristiche tecniche: settore di circa 47 km, la zona nei dintorni di Siena è un’alternanza di facili saliscendi con brevi tratti di strada bianca. Usciti da Siena pedalerete su un tratto della Cassia molto trafficato prima di affrontare un lungo settore sterrato, circa 12 km, composto da brevi e ripide salite passato il piccolo borgo di Radi. A Vescovado è consigliato rifornirsi e alimentarsi bene prima di dirigersi verso Montalcino.
ZONA 3: MONTALCINO – Percorrendo Castiglion del Bosco, uno dei tratti di strada bianca più impegnativi divenuto celebre grazie alla mitica tappa del Giro d’Italia 2010, vi ritroverete sulle bellissime e panoramiche colline di produzione del Vino Brunello di Montalcino. Montalcino, città del miele, dell’olio e del BIO è inoltre un delizioso paesino che merita una visita, anche per ammirare i bellissimi panorami che si aprono sulla Val d’Orcia.
Caratteristiche tecniche: il settore che da Bibbiano porta a Montalcino è uno dei più faticosi di tutto il percorso. Passati i campi da golf di Castiglion del Bosco affronterete una salita lunga quasi interamente su strada sterrata, con pendenze altalenanti che superano spesso il 15%, completamente circondata da macchia mediterranea.
ZONA 4: VAL D’ORCIA – La discesa da Montalcino sarà prima un delizioso tuffo nei vigneti, poi, un percorso che si staglierà nei saliscendi d’incontaminate e magnifiche dolci colline che vi porteranno a Lucignano d’Asso, dove potrete fare un riposo con una tipica merenda toscana o anche solamente il pieno alla borraccia. Pedalare nel paesaggio della Val d’Orcia è un privilegio per gli occhi e per la mente che ristora della fatica. Magnifico è il borgo di Buonconvento.
Caratteristiche tecniche: la zona della Val d’Orcia prevede ben 26 km di strada bianca, con impegnativi saliscendi, sui 30 totali previsti in questo settore. Suggeriamo cautela nella zona precedente Lucignano d’Asso, dove pastori maremmani fanno da guardia ai numerosi greggi.
ZONA 5: CRETE SENESI – Dai vigneti e dolci colline alla suggestione del paesaggio lunare il passo è breve. Lasciati i borghi lungo la Cassia vi immergerete nelle Crete Senesi con i caratteristici calanchi e biancane. Le querce ed i cipressi segnalano isolati poderi dove si produce formaggio e, all’occorrenza, si profuma la tavola con il diamante delle Crete: il tartufo bianco. Questa parte del percorso include il difficile tratto di strada bianca di Monte Sante Marie, famigerato saliscendi che vi riporterà nel Chianti. Questa porzione di percorso propone le pendenze più ripide di tutto il tracciato, anche del venti per cento. Le ascese sono a ripetizione, ma di lunghezza relativamente limitata.
Caratteristiche tecniche: passato Pieve a Salti la strada si farà più agevole fino alla via di Caggiolo per salire a Montauto, dove è previsto un settore sterrato impegnativo dal punto di vista del fondo stradale e della pendenza. Arrivati al cimitero di Asciano suggeriamo un breve rifornimento ad Asciano prima di intraprendere il lungo e molto impegnativo tratto di Monte Sante Marie.
ZONA 6: CHIANTI – Il ritorno in Chianti è da Castelnuovo Berardenga, il paese al confine con le Crete Senesi. Una sorta di riassunto di ciò che si è visto e di ciò che si vedrà si può fare percorrendo la strada che porta a Pianella che bene presenta allo sguardo dei paesaggi diversi. La lunga strada che sale dolcemente verso Vagliagli e poi Radda in Chianti è un’alternanza di vigneti e bosco prima dell’ultima, indimenticabile discesa verso Gaiole in Chianti, passando dal perfetto borgo di Vertine.
Caratteristiche tecniche: Castelnuovo Berardenga ed il seguente tratto di strada asfaltata vi permetteranno di rifiatare dalle fatiche si Monte Sante Marie, prima di affrontare la salita su strada bianca che vi porterà a Vagliagli. Questo ultimo settore del percorso, prevalentemente sterrato, vi porterà alla quota di 500 metri di Radda in Chianti, prima di godervi l’ultimo panorama della vostra esperienza e tornare a Gaiole.