La cartografia è quella scienza che ci permette di leggere su carte geografiche le evoluzioni che riguardano la superficie terrestre e i fenomeni che su di essa si osservano e si svolgono.
La necessità di comprendere in un’immagine la dimensione del tempo insieme a quella dello spazio è alle origini della cartografia, scriveva Italo Calvino nel 1984.
Carte navali, corografiche, geomorfologiche, sono innumerevoli gli strumenti oggi a disposizione per raccogliere dati e riportali su mappa.
Il Museo storico della cartografia italiana dell’Istituto Geografico Militare di Firenze è uno degli archivi cartografici più importanti d’Italia e qui fino al 17 dicembre saranno esposte mappe e carte provenienti da oltre sessantasei Paesi del Mondo. L’esposizione fa parte egli eventi inseriti nella Conferenza internazionale di cartografia promossa dall’International cartographic association (Ica), organizzazione che raccoglie al suo interno gli esperti di quasi tutti i Paesi del mondo e che torna in Italia dopo 50 anni.
Workshop, incontri, conferenze, Firenze si conferma città simbolo per la cartografia italiana e fino a sabato prossimo, 18 dicembre, ospiterà oltre cinquecento contributi. La mostra all’Istituto Geografico non è aperta al grande pubblico ma riservata agli addetti, un’occasione per loro informativa e formativa. Questo poi sono le carte: informazione, restituzione di un’informazione su carta.