Tempo Reale a seguito della pandemia ha cambiato la forma del suo festival autunnale, chiamandolo ‘Unlocked Sound’, maratone sonore per un pubblico fluido per sperimentare il suono senza vincoli di spazio e di tempo. Dal 5 al 13 settembre quattro appuntamenti fra la Limonaia e il Parco di Villa Strozzi e la Riva dell’Arno al Parco delle Cascine.
” ‘Unlocked Sound’ è un suono che si è liberato per due motivi – ci ha raccontato Francesco Giomi il direttore del festival – primo per motivi di spazio. É chiaro che quando succede un fatto come quello che è successo (il Covid) è compito di Tempo Reale anche cercare delle risposte su come fruire la musica. Noi abbiamo deciso di fare un festival all’aria aperta, ma l’idea, la novità è di considerare lo spazio all’area aperta come elemento creativo da integrare nella composizione musicale. Allora abbiamo fatto un bando in cui abbiamo chiesto a artisti del suono di pensare a progetti specifici per la parco di Villa Strozzi. Sono arrivate moltissime proposte, 100 circa, ne abbiamo selezionate cinque e le presentiamo il 12 settembre sotto forma di un pomeriggio di fruizione di suono all’aria aperta interpretato dall’esperienza artistica di questi cinque musicisti. Sono delle azioni sonore, stallazioni e performance ognuna molto diversa dall’altra, ognuna che interpreta il rapporto tra il suono e lo spazio aperto in maniera molto diversa. Questo testimonia anche la vitalità creativa e il fermento della scena italiana dell’arte sonora.”
Il secondo elemento qual è?
É il concetto del ‘suono senza fine’. La riflessione che molti stanno facendo in Europa e non solo, noi l’abbiamo declinata a modo nostro. Se a un concerto possono accedere solo poche persone per volta, cosa significa? Possiamo pensare a una durata maggiore. Quindi ‘Unlocked Sound’ nel senso che svincoliamo il suono dal ‘rito’ del concerto, dalla durata tradizionale del concerto. Se io penso a una cosa che dura tre ore come il ‘Glitch Party’ cosa vuol dire? Si va verso durate molto lunghe, sarebbe stato bello farlo tutta la giornata. I musicisti coinvolti sono una 20ina online e altrettanti in presenza, ognuno entra e esce quando lo desidera. Per chi ascolta è sempre una cosa nuova, una cosa sorprendente. Sia la produzione che la fruizione si organizzano sulla lunga durata un po’ come un’installazione, non c’è più un inizio e una fine. É una modalità diversa da quella del concerto tradizionale. Questo si può fare lavorando sull’idea di improvvisazione tematica e collettiva. Il Glitch è un altro elemento che è venuto fuori durante il lockdown. Tutti abbiamo fruito di eventi online, sistemi che portano errori, problemi, scarsa qualità. Quindi perchè non usare questo materiale come elemento espressivo. Tre ore in cui ognuno fa quello che vuole.
La libertà estrema insomma…
Negli anni ’60 c’è già chi ha fatto esperienza di questo tipo ma ora le contestualizziamo in modo nuovo. Anche il concerto LFO che presentiamo ha una durata molto lunga. Ci sono 15 musicisti diretti da me che improvvisano e anche in questo caso il pubblico entra ed esce quando vuole. Varie parole chiave che si intersecano: improvvisazione, presenza online, lunga durata, fruizione e produzione libere. Elementi che esistevano già ma che in questa fase ci piaceva riassemblare insieme in una grande ‘minestra’ buona, con tanti ingeredienti miscelati da un bravo cuoco.
Tutti noi abbiamo vissuto il Covid, il lockdown prima o poi gli artisti produrranno qualcosa che ci racconterà quello che abbiamo passato?
Noi abbiamo fatto il progetto #HOMEPLAYING da marzo ad aprile, concerti con musicisti ognuno a casa sua dal vivo, improvvisazioni. Su questo tema abbiamo già lavorato quello che ci interessava è una cosa diversa. Questo nuovo modo di attuale lo spettacolo dal vivo all’aria aperta, chiediamoci: possono rimanere anche dopo il Covid? Questo mi interessa, ricercare qualcosa che ci faccia migliorare e ampliare le modalità della produzione e della fruizione della musica. Certamente se si guardano le avanguardie non si scopre nulla di nuovo, ci sono già state delle esperienze in questo senso. Queste nuove modalità possono diventare un patrimonio, il Covid le ha ispirate ma potrebbero divenire mezzi espressivi per il futuro.
Il programma
Unlocked Sound prende il via dalla Limonaia di Villa Strozzi sabato 5 settembre dalle 20.00 alle 23.00, 3 ore in cui gli spettatori si alternano liberamente in una vera e propria festa elettroacustica dal vivo e in streaming, Glitch Party con il Tempo Reale Electroacoustic Ensemble dal vivo, cui si uniscono in streaming l’Ensemble Iléa da Montréal e l’Elettronica Collettiva da Bologna, per un totale di 40 musicisti che, come il pubblico, entrano ed escono dalla performance. Domenica 6 settembre sempre alla Limonaia dalle 17.30 alle 19.30 l’incontro pubblico sulla musica di ricerca in toscana a cura di Fango radio.
Mercoledì 9 settembre, dalle h. 20 alle 22.00 alla Limonaia spazio all’improvvisazione con il progetto formativo LFO (IN SPACE), la conduction di Francesco Giomi con i partecipanti al laboratorio creativo organizzato da Tempo Reale.
Sabato 12 e domenica 13 settembre, due appuntamenti aperti a tutti, sabato 12 varie azioni sonore animano il Parco di Villa Strozzi dalle 16 alle 20.00, 5 progetti scelti fra 70 in un bando pubblico, evidenziano la creatività e vitalità della scena italiana dell’arte sonora. In chiusura, domenica 13 sulla Riva d’Arno al Parco delle Cascine si segue il suono della marching band ZASTAVA ORKESTAR, musica popolare dai Balcani fra le altre installazioni e performance open air nell’ambito di Secret Florence 2020 _ Cascine Edition, il progetto speciale dell’Estate Fiorentina in collaborazione con Fabbrica Europa, Musicus Concentus, Tempo Reale, Virgilio Sieni – Centro Nazionale di Produzione, Lo Schermo dell’arte insieme a Istituto Marangoni.