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Un’idea di Matteotti: il ricordo a Pisa a cento anni dall’assassinio

Oggi alla Domus Mazziniana l’evento, promosso anche dall’Università di Pisa, con la presentazione del libro del professor Enzo Fimiani dedicato alla figura di Matteotti e alla sua uccisione

Giacomo Matteotti

Oggi, a cento anni esatti dal rapimento e dall’assassinio di Giacomo Matteotti, si terrà il ricordo dell’Università di Pisa, della Domus Mazziniana e del Comitato Pisano per la storia del Risorgimento e dell’età delle rivoluzioni, a partire dalle 17 presso la Domus Mazziniana a Pisa.

La rievocazione della figura di Giacomo Matteotti si inserisce in un percorso coordinato dal CIDIC – il centro per l’Innovazione e la diffusione della Cultura, dell’Università di Pisa e dalla Domus Mazziniana che ha visto nel corso degli ultimi due anni coinvolti cittadini, studiosi e scuole, dalla pubblicazione da parte della Pisa University Press dei 5 volumi Matteotti si racconta, alle presentazioni al Pisa Book Festival e al Festival Più libri più liberi di Roma, dalla mostra “Matteotti un ritratto per immagini”, ospitata al Museo della Grafica, alla Serata Matteotti con Valentina Lodovini e Aldo Cazzullo al Teatro Nuovo.

La presentazione del volume “Un’idea di Matteotti un secolo dopo”

Oggi a rievocare Giacomo Matteotti sarà il professore Enzo Fimiani, docente di storia contemporanea all’Università di Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, che presenterà in anteprima nazionale il proprio volume “Un’idea di Matteotti un secolo dopo” (Bologna, Marianetti 1820). Fimiani fa parte del direttivo nazionale della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (Sissco) e del Consiglio di indirizzo dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea ed è uno dei maggiori esperti italiani della storia della democrazia plebiscitaria e dei totalitarismi del XX secolo.

Il volume ripercorre la vicenda di Matteotti e della sua uccisione in modo non rituale. Di uno dei delitti più simbolici dell’intero Novecento non si vuole, infatti offrire un racconto dettagliato, ma utilizzarlo come punto di partenza per reinterpretare la figura di Giacomo Matteotti, proponendo al lettore alcune sfide intellettuali e civili: decostruire il mito per ricondurlo alla storia e alle sue molteplici variabili, «normalizzare» la sua uccisione togliendole la patina di evento eccezionale e riflettere, infine, sullo strano destino politico di Matteotti, icona del Novecento, ma, per certi versi, cattiva coscienza delle contraddizioni e dei cortocircuiti di tutte le famiglie politiche del secolo.

A discutere con Enzo Fimiani saranno Emanuela Minuto, docente di storia contemporanea al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, studiosa dei movimenti democratici tra Ottocento e Novecento e Sheyla Moroni dell’Università di Firenze, dove insegna Public History e Storia sociale e culturale e che si occupa dei populismi fra XIX e XX secolo e della storia del socialismo italiano.

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