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Una palestra robotica per la mano: l’Università di Pisa all’avanguardia nella riabilitazione

Disponibile nel Centro universitario di medicina riabilitativa e dello sport dell’Ateneo, è dotato di guanti sensorizzati che permettono al paziente di interfacciarsi con un software che propone esercizi. Può essere utilizzato sia nei bambini che negli adulti

Sinfonia_Chisari_Azzollini

Una palestra robotica con percorsi riabilitativi altamente personalizzati per la mano e gli arti superiori.  Il dispositivo robotico si chiama Gloreha Sinfonia Plus e il progetto all’avanguardia sorgerà nel Centro universitario di medicina riabilitativa e dello sport dell’Università di Pisa.

Il nuovo strumento è dotato di guanti sensorizzati e permetterà di trattare i pazienti affetti da alterazioni funzionali dovute a patologie neurologiche, ortopediche o geriatriche. Lo stesso sarà per gli sportivi che vogliono migliorare la loro performance o devono recuperare da un infortunio.

“Con il Gloreha Sinfonia Plus apriamo una nuova stagione per il Centro universitario di medicina riabilitativa e dello sport – spiega il direttore, Carmelo ChisariStrumento robotico tra i più avanzati, è specifico per il trattamento dell’arto superiore e della mano e può essere utilizzato sia nei bambini che negli adulti. È dotato di guanti sensorizzati che permettono al paziente di interfacciarsi con un software che propone esercizi nella forma di serious games, ovvero esercizi di riabilitazione attraverso la componente ludica, favorendo l’apprendimento motorio del gesto deficitario”.

Gli altri sistemi del Centro pisano

Gloreha Sinfonia Plus si va ad aggiungere ad altri sistemi altamente tecnologici già presenti nel centro, come il sistema antigravitazionale Alter G, che permette il cammino e la corsa con una riduzione del peso fino all’80%, il dispositivo Hunova per la valutazione e il trattamento dei disturbi della propriocettività, e Walker View per l’analisi computerizzata del cammino attraverso sensori indossabili.

“È in programma l’acquisto di altri dispositivi altamente tecnologici – aggiunge Chisari –  Ringrazio Valentina Azzollini, ricercatrice di UniPi, e tutto il personale del Centro, che con il loro impegno e la loro professionalità stanno contribuendo in maniera determinante alla realizzazione di questo ambizioso progetto”.

L’Ateneo pisano è partner del progetto “Fit for medical Robotics”, della durata di 44 mesi, sostenuto dal Governo nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti Complementari al Pnrr con un finanziamento complessivo di 113 milioni. Coinvolti [mark]11 enti di ricerca e diverse università italiane, 11 centri clinici riabilitativi e due compagnie di produzione e distribuzione di robot per la riabilitazione. I 25 partners sono riuniti in un Consorzio coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

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