L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze promuove mercoledì 15 marzo una giornata di studi e testimonianze dedicata al pittore e scrittore Luca Alinari che ha interpretato nelle sue opere le tendenze artistiche più avanzate del suo tempo, mantenendo una sua personalissima creatività e originalità.
A quattro anni dalla scomparsa del grande artista fiorentino a Palazzo dei Beccai, in via Orsanmichele a Firenze si tien un convengo a cura di Danilo Raveggi con amici e studiosi, insieme alla famiglia.
Sarà un momento condiviso per scoprire e riscoprire la singolarità di un artista profondamente legato a Firenze e, al tempo stesso, di respiro internazionale.
Luca Alinari è stato un innovatore ed esploratore di linguaggi e tecniche non convenzionali, riconosciuto protagonista dell’arte contemporanea internazionale, grazie alle sue composizioni vitali popolate di personaggi e di oggetti, con i suoi colori smaglianti e soavi.
La sua creatività espressione del suo originalissimo mondo interiore si è espressa nella pittura, nella scrittura e nella video art.
Proprio a quest’ultima forma artistica sarà dedicata un’attenzione speciale, anche con la presentazione di video, che portano allo scoperto la vena Dada persistente nella sua ispirazione.
Si tratta di materiali preziosi, poco noti o addirittura inediti, che provengono dagli archivi dell’artista messi a disposizione dalla famiglia.
Nell’occasione saranno anche esposte alcune opere di Luca Alinari, proposte al pubblico con i commenti e le analisi dei suoi grandi interpreti e amici.
Tra i relatori Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno e Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte e ancora Francesco Tei, Simonella Condemi, Roberto Barzanti, Nicola Micieli, Lorenzo Nannelli, Luca FIlipponi, Cesare Orler, Viktoria Charkina e Lorenzo Borghini.
Chiude la giornata al cinema Spazio Alfieri alle 19.30 la proiezione de “Il pittore dei due mondi” di Lorenzo Borghini, un documentario che racconta il percorso artistico ed esistenziale del pittore fiorentino, attraverso varie fonti come video creati dall’artista, interviste, testimonianze dirette di familiari, amici, storici dell’arte e rappresentanti di varie istituzioni.
Luca Alinari: il pittore dei due mondi
Luca Alinari
Luca Alinari (nato nel 1943 e morto il 15 marzo 2019 a Firenze), è stato un importante pittore e scenografo con all’attivo mostre alla Biennale di Venezia, a Palazzo Reale di Milano, Villa Croce a Genova e ultima in ordine di tempo, la sua personale al Museo di arte contemporanea di Kun Shan, città satellite di Shanghai.
Viene considerato uno dei maestri del Surrealismo magico toscano per le creature e i paesaggi fantastici sempre al centro delle sue opere.
Scopre la passione per la pittura da giovanissimo e, come tutti i bambini, disegna e dipinge. Luca disegna e dipinge sempre e questa passione diventa il suo modo preferito per comunicare.
Dopo aver frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia, all’inizio della sua carriera si è occupato di critica letteraria e per alcuni anni ha lavorato nel settore della comunicazione scritta e televisiva e nel 1979 fonda e dirige la rivista d’arte “Signorina Rosina” .
La sua prima mostra personale risale al 1969 a Firenze, le sue sperimentazioni anticipanogli spunti e le idee di tanta pittura italiana sviluppatasi a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, come il movimento “Nuovi-Nuovi” e la “Transavanguardia”.
Negli anni ottanta è approdato alla formulazione suggestiva e fantastica di paesaggi immaginari. Luca Alinari diventa così uno degli autori più significativi dell’arte contemporanea, il punto di raccordo fra la generazione del post Pop Art degli anni tra il Settanta e Ottanta e le sperimentazioni neofigurative degli anni Novanta.
Nel corso degli anni ha dipinto sui materiali più vari, spaziando dall’affresco al plexiglass, dallegno alla stoffa colorata che, fissata sulla tela, permette all’artista di ottenere cromatismi personalissimi.
Nel 1982 ha partecipa a “Arti visive ’82”, Biennale di Venezia e nel 1986 alla XI Quadriennale di Roma.
Nel 1999 il Museo degli Uffizi ha acquisito un autoritratto dell’artista da inserire nella famosa collezione di autoritratti collocata nel Corridoio del Vasari a Firenze.