Rivitalizzare il borgo di Sorana, nella Svizzera pesciatina, uno delle dieci castella abbarbicate su ripide colline che oggi si ripopola solo in estate di turisti e famiglie con la seconda casa. È questo l’obiettivo della neonata cooperativa di comunità “Insieme per le dieci castella”, una delle venticinque che la Regione Toscana ha deciso lo scorso dicembre di finanziare per contrastare lo spopolamento delle aree marginali, mettendo complessivamente a disposizione un milione e 200mila euro.
Quelle di comunità sono cooperative speciali, di cui fanno parte tutti gli abitanti (o quasi) di un borgo. A Sorana hanno deciso per partire aprendo nella sede dell’associazione, un locale di 144 metri quadrati, un punto internet assistito, uno spaccio e un punto ristoro: tutto quello insomma che è capace di fare comunità, la rete per essere collegati al resto del mondo ed usufruire di servizi che costringerebbero altrimenti a spostarsi e uno spazio per fare la spesa e mangiare m anche una cucina attrezzata per attività ricreative, visto che in paese non ce ne sono.
Ma la neonata cooperativa “Insieme per le dieci castella” ha deciso di andare anche oltre: puntando sul turismo, con l’idea di utilizzare due immobili del comune per fare di uno un centro estivo per colonie per ragazzi da sei a quattordici anni (o un ostello della gioventù) e dell’altro una struttura dove accogliere gli anziani, d’estate e primavera. Si pensa anche ad un orto di paese e alla pulizia delle vecchie strade mulattiere a fini turistici. Queste attività offriranno nuove opportunità lavorative e questa è la chiave di volta, come in altre realtà, per contrastare lo spopolamento del borgo. Con servizi rivolti ai residenti ed altri per attrarre i turisti.