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Un archivio comune per custodire la memoria dell’Isola d’Elba: album e foto per condividere passato e futuro

Tanti elbani hanno risposto all’appello della Fondazione, donando ricordi di famiglia che raccontano come è cambiato il territorio. Un confronto fra ieri e oggi che coinvolge anche gli studenti

archivio-memoria elbana

Poche settimane fa la Fondazione Isola d’Elba lanciò un appello per cercare e condividere foto e immagini d’epoca e creare un archivio di memoria collettiva. Il messaggio è stato accolto con entusiamo dagli isolani che hanno frugato nei cassetti di famiglia e trovato ricordi preziosi che raccontano la quotidianità che fu. Sabato 9 novembre i “donatori di memoria” si sono incontrati per iniziare a costruire il grande album elbano.

“Molte meritevoli iniziative hanno salvato dalla dimenticanza i valori identitari, materiali e immateriali, della comunità, raccogliendo e conservando foto, testimonianze, pubblicazioni – ha dichiarato la responsabile del progetto Patrizia LupiNon siamo i primi, ma intendiamo mettere a disposizione di tutti un software che possa dialogare con la rete locale, nazionale ed internazionale degli istituti culturali. Ma soprattutto ci auguriamo che la Fondazione possa essere volano e riferimento per gli Ets elbani e per tutti colori che operano per il welfare culturale e sociale dell’isola, creando sinergie in termini di risorse economiche e know how”.

L’archivio della memoria elbana, finanziato dall’Ue e dal ministero della cultura, è un progetto della Fondazione Isola d’Elba, capofila, nato dalla collaborazione con Italia Nostra e Infoelba e sostenuto da numerosi ETS elbani.

Tante le immagini provenienti da collezioni private dove si coglie la trasformazione del paesaggio elbano dagli anni ’50 ad oggi grazie alle cartoline raccolte da Renzo Paoli e raccontate da Gisella Catuogno. Si vede un’isola dalle grandi spiagge deserte e delle pendici dei monti a terrazzamenti, ricoperte di vigneti. Mario Ferrari dell’associazione Carlo D’Ego di Rio ha mostrato, attraverso video d’epoca, la vita nelle campagne e le Feste dell’Uva in tempo di vendemmia. Antonio Arrighi ha ricordato con altre immagini la vita contadina e il ruolo del viticoltore sull’isola.

Il progetto prevede anche una app con percorsi turistici e un confronto fra passato e presente. Gli studenti della scuola Cerboni si occuperanno delle immagini attuali fotografando gli stessi scenari.

I “donatori di memoria” possono rivolgersi alla curatrice dell’archivio Angela Provenzali (333 3036822) oppure scrivere a fondazioneisoladelba@gmail.com

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