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Un video per i 20 anni dello zafferano di San Gimignano Dop

La Regione Toscana celebra questo importante anniversario con uno spot per raccontare la storia, le peculiarità e il valore nutraceutico dell’oro rosso. La vicepresidente Saccardi: “Tuteliamo il nostro made in Italy”

Sono passati venti anni dal 5 febbraio 2005, quando lo zafferano di San Gimignano ottenne il riconoscimento della DOP e fu iscritto nel Registro europeo delle denominazioni e indicazioni geografiche protette. Per festeggiare questo importante traguardo, la Regione Toscana pubblica un video che mostra i passaggi principali del disciplinare. Una piccolissima produzione circoscritta al territorio comunale di San Gimignano, ottenuta da poche aziende che caparbiamente lavorano le fasi più importanti della coltivazione a mano ottenendo così il prodotto che ha una qualità ed un valore eccelso.

Un’eccellenza made in Tuscany

“Negli ultimi anni – ha dichiarato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – la coltivazione di questa straordinaria spezia, la cui essenza versatile e ricca di proprietà ha molte applicazioni ed usi, si è fatta largo nella nostra regione anche se siamo di fronte ancora ad estensioni molto ridotte e frammentate. Purtroppo, come molti altri prodotti del nostro Made in Tuscany di qualità, il cosiddetto oro rosso è oggetto di contraffazioni e adulterazioni. Per questo ci impegniamo a tutelarlo tramite la conoscenza innanzitutto che è tra le più valide promozioni Perché la conoscenza dà la possibilità di rendere note le storia, i valori, i legami che i prodotti hanno con il territorio e di combattere al tempo stesso la contraffazione, che si alimenta proprio di giudizi superficiali per non dire di ignoranza”.

La rubrica Nato in Toscana

Lo spot fa parte della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).

Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.

Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti DOP e i 15 IGP.

“Da sempre la Regione Toscana si impegna nella tutela delle consumatrici e dei consumatori – ha detto l’assessora con delega alla tutela dei consumatori Alessandra Nardini – offrendo alle cittadine e ai cittadini anche strumenti aggiornati di informazione per orientarsi nel mercato, come in questo caso, attraverso l’illustrazione e la diffusione digitale dei disciplinari di produzione delle DOP e IGP toscane. Tutti questi video possono essere visti nel portale regionale Infoconsumotoscana.it, nella sezione Nato in Toscana. Conoscere i nostri DOP e IGP è un modo per conoscere di più e meglio i nostri territori e gli straordinari prodotti enogastronomici”.

Una produzione di qualità

“È sempre stata una produzione di nicchia la nostra – ha affermato Tiziana Pieraccini produttrice storica e presidente del consorzio di tutela del prodotto – che nell’anno del riconoscimento, il 2005, ha visto il massimo di imprese produttrici iscritte al sistema di certificazione: 12 con 3.155 grammi di zafferano DOP. Le problematiche dei cambiamenti climatici e soprattutto la difficoltà di reperire manodopera agricola dell’ultimo decennio ha provocato una emorragia di aziende dalla DOP che oggi è ottenuta solo grazie a due aziende agrituristiche che ancora hanno la cura e l’attenzione necessarie per raggiungere l’elevato standard di qualità richiesto dal disciplinare. Ma non ci arrendiamo”.

Lo zafferano di San Gimignano DOP

Il Crocus Sativus viene piantato alla fine di agosto e fiorisce in tempi piuttosto rapidi: già verso la fine di settembre i fiori sono pronti per la raccolta. Tutte le fasi della lavorazione, inclusa la raccolta, devono essere svolte rigorosamente a mano, poiché l’uso di macchinari potrebbe danneggiare irreparabilmente i pistilli. Dopo la raccolta, i fiori vengono separati dai pistilli, che successivamente vengono essiccati. L’essiccazione può avvenire in diversi modi: dalla tradizionale esposizione al sole all’uso di forni, fiamme o bracieri. Una volta essiccati, i pistilli vengono tritati manualmente e conservati per la vendita, che generalmente avviene in piccole quantità.

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