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Un nuovo Rinascimento dell’arte: la rivoluzione degli NFT passa dalla Toscana

Siamo all’alba di una rivoluzione che cambierà non solo il mondo dell’arte ma, in parte, anche la nostra vita quotidiana, il modo in cui comunichiamo e lavoriamo. Facciamo il punto della situazione con il ricercatore Lorenzo Guasti e con due artisti toscani: Massimo Vitali e Giacomo Costa

NFT - © Rokas Tenys - Shutterstock

L’11 marzo 2021 l’opera d’arte NFT “The first 5,000 days” (un collage delle sue prime cinquemila opere giornaliere) dell’artista Beeple è stata battuta all’asta da Christie’s per 70 milioni di dollari. È stata l’asta online più danarosa mai avvenuta, un primato nelle aste di arte digitale e nel mondo blockchain.

Dopo la vendita di Beeple il mondo dell’arte e del collezionismo non è stato più lo stesso. Mike Winkelmann, questo il vero nome dell’artista, è ora il terzo artista al mondo vivente per prezzo di vendita dopo “Rabbit” di Jeff Koons e “Portrait of an Artist (Pool with Two Figures)” di David Hockney.

L’arte digitale è un medium artistico nato nello stesso momento in cui è nato il computer. Il suo inizio ufficiale viene datato nel 1950 con le sperimentazioni dei due programmatori Ben Laposky e Manfred Frank.

Fino al recente avvento dei token non fungibili (NFT), basati sulla blockchain, anche per il più famoso artista digitale è sempre stato difficile reclamare il proprio posto nel mercato dell’arte a causa dell’impossibilità di rendere unica e non riproducibile la sua opera.

Ma cosa sono gli NFT? Ne parliamo con Lorenzo Guasti artista digitale, fondatore del festival Digiarte, insegnante di fotografia e ricercatore di nuove tecnologie presso l’Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).

Cosa sono gli NFT?

“L’acronimo NFT di cui si sente tanto parlare oggi significa ‘Non Fungible Token’ cioè contratto digitale non fungibile, ovvero unico.

Qual è la differenza tra un oggetto fungible e uno non-fungible? Una banconota di carta è fungibile, ricevo una banconota da 10€ e consegno 2 banconote da 5€ e non cambia nulla. Anche un Bitcoin è fungibile perché lo scambio ma non conosco quale file esattamente posseggo. Gli NFT, invece, sono pezzi unici collezionabili poiché sono “smart contract” di cui esiste una sola copia in rete. 

Essendo l’NFT uno smart contract unico, non falsificabile e non duplicabile, viene considerato al pari di una firma su un contratto cartaceo e ne certifica l’autenticità. Qualsiasi prodotto digitale può essere un NFT se trasformato nel modo opportuno.

Il luogo dove si custodiscono le informazioni relative agli NFT è la blockchain. Attenzione però, l’equazione Bitcoin=Blockchain è sbagliata! Il Bitcoin è la più antica moneta digitale che sta sulla più antica e diffusa blockchain esistente al mondo ma al giorno d’oggi ci sono migliaia di diverse blockchain. Ognuna di esse è un database digitale, condiviso e incorruttibile, dove vengono registrate le transazioni di dati.

Gli NFT sono pezzi unici collezionabili, “smart contract” di cui esiste una sola copia in rete

Una volta creato un token unico è iniziata la nuova era del collezionismo a ogni livello. Dalle opere d’arte milionarie alle figurine (digitali) dei giocatori di calcio (si veda in Italia il caso di Roma e Inter, pioniere di questo movimento).

Tutto, nel mondo NFT, è collezionabile e l’NFT diventa così un nuovo status symbol da sfoggiare. C’è chi, per esempio, per avere come proprio avatar sui social una scimmietta originale (e solo tua) della serie delle “Boring Ape” spende anche un milione di euro, esattamente come un paio di scarpe firmate o un abito di alta moda.

L’arte può trarre vantaggio dagli NFT in vario modo, il più naturale riguarda le opere che sono state create espressamente per essere rappresentate da un NFT e hanno un codice generativo che risiede sulla blockchain.

Per opere come video, fotografie, sculture e dipinti che già esistono si può utilizzare l’NFT come un contratto tramite il quale si compra la proprietà di quell’opera in tiratura unica o in serie, come avveniva per le stampe d’autore.”

Tyler Hobbs

NFT nell’arte: le esperienze toscane

Il mondo dell’NFT è una grandissima nuova primavera che vede da una parte artisti che danno nuova vita alle loro opere e provano a venderle in questo nascente mercato che è molto dinamico e attivo.

Dall’altra esistono collettivi di artisti che espongono le loro opere in portali web (come SuperRareOpenSeaHicetNunc) e si sostengono a vicenda in vere e proprie community come ad esempio @Riot su Twitter. Per vendere le opere, quindi, hanno sempre meno bisogno di intermediari. Ormai si sta superando il concetto tradizionale di galleria e tantissimi artisti hanno la possibilità di proporre le loro opere in un mercato che è in grandissima espansione. La parola che va di moda è “decentralizzazione”.

Uno dei casi più interessanti di “arte generativa” è, per esempio, Tyler Hobbs un artista che crea dei codici software che generano le opere solo al momento in cui vengono comprate, nemmeno lui sa cosa vende finchè non viene comprata l’opera, uno dei più creativi esempi di arte digitale NFT e i prezzi lo confermano.

Anche molti musei si stanno affacciando alla tecnologia degli NFT come le Gallerie degli Uffizi che hanno recentemente iniziato ad usare gli NFT con la vendita record a 700mila euro della prima serigrafia digitale unica della storia del museo, autenticata da Blockchain e protetta da brevetto: il Tondo Doni di Michelangelo.

Il “file” del Tondo Doni è un DAW® (Digital Artwork), un brevetto italiano primo al mondo che contribuisce alla diffusione digitale del patrimonio artistico. Prodotto in serie limitata, certificato, in scala 1:1, il nuovo originale digitale è esattamente identico al capolavoro dal quale viene ricavato e tutelato con un sistema di crittografia digitale, che lo rende assolutamente incopiabile e unico. Per ogni DAW® viene creato anche un token NFT sulla Blockchain che certifica la proprietà della riproduzione ad altissima risoluzione.

gli artisti per vendere le loro opere hanno bisogno sempre meno di intermediari, si sta superando il concetto tradizionale di galleria

Tra i pionieri dell NFT in Toscana c’è il fotografo di fama mondiale Massimo Vitali che come altri grandi artisti (per esempio Damien Hirst) ha voluto sperimentare questa nuova forma d’arte creando un NFT.

Grazie all’aiuto di Lorenzo Guasti che ha costituito un team insieme a Daniele Mensi (DigitalBits) e NFT BAZL, Vitali ha ideato e realizzato la sua prima opera d’arte concepita espressamente per il mondo NFT. Ha utilizzato una cinquantina di foto di una sua famosissima serie di scatti sulla spiaggia di Rosignano, tra cui anche la celebre foto della Maddalena penitente, per creare un prodotto audiovisivo che rappresenta la sensazione che l’artista ha vissuto nel momento in cui ha realizzato il servizio il set fotografico. Vitali “vende” cioè la sua esperienza diretta.

Massimo Vitali protagonista a una delle prime mostre d’arte NFT

L’opera NFT di Vitali sarà battuta all’asta al Gran Premio di Formula Uno del Bahrain  in occasione di “NFT MENA 2022” una delle prime mostre d’arte NFT, in collaborazione con la Rak Art Foundation e la Dar Alfann Gallery, partendo da una base d’asta molto consistente.

La ‘Rosignano Session’ è composta da 36 foto, – ha dichiarato Massimo Vitali – visualizzati in ordine cronologico e senza modifiche, scattate alle Spiagge Bianche nell’agosto 2020. Sono diventato famoso con questa serie di fotografie che ho scattato nel 1995, dopo l’elezione di Silvio Berlusconi in Italia. A quel tempo, ero spinto dalla grande curiosità di sapere perché orde di persone lo avevano votato. La mossa più sensata mi è sembrata quella di mettermi proprio di fronte a loro con la mia macchina fotografica, guardarli in faccia, nel loro stato più vulnerabile e indifeso.

Successivamente ci sono tornato di nuovo nell’estate del 2020, questa volta per studiare il comportamento delle persone dopo il primo lockdown dovuto al Covid-19. Ho semplicemente osservato il mare, le persone e i loro movimenti nell’acqua. La ‘Rosignano Session‘ aiuta lo spettatore a comprendere l’esperienza che io ho vissuto quando sono arrivato, e lo spettatore a sua volta è in grado di immaginare una storia, interessarsi a una certa situazione e seguire il movimento di un determinato personaggio attraverso lo spazio e il tempo, partecipando così al processo che si trova dietro le mie sessioni di scatti. ‘Rosignano Session‘ è per me un simbolo di come l’umanità continua ad andare avanti, nonostante tutto.

Il file NFT viene fornito con un regalo stampato fisicamente: una versione cartacea della sessione fotografica composta da trentasei immagini 45×33,5 cm. Questa pubblicazione in stile fisarmonica può essere vista come un libro o come una mostra circolare e continua, passando di foto in foto.”

Massimo Vitali, Rosignano Solvay, Maddalena Penitente

Giacomo Costa: “con gli NFT non cambierà nulla”

Voce “fuori dal coro” è quella dell’artista digitale fiorentino Giacomo Costa che non si mostra particolarmente affascinato dagli NFT: “Dal mio punto di vista – ha dichiarato – trovo che questo sia semplicemente un nuovo tipo di collezionismo e feticismo nei confronti di un oggetto, non cambia la sostanza. Siamo in una fase in cui prevale l’idea che basta l’NFT per aver fatto un’opera degna di menzione. Ma secondo me non basta una forma o una tecnica per dare valore artistico a un oggetto. Adesso fa notizia chiunque faccia un NFT, ma trovo surreale che adesso tutti gli artisti “tradizionali” diciamo si stiano “convertendo” all’NFT.

È un fenomeno interessante, ben vengano nuove forme di arte nelle sue mille sfaccettature. Quello che ritengo è che tutto dipende da quello che sarà il contenuto dell’NFT che tu fai. Realizzare un NFT fine a se stesso non mi significa niente, deve avere anche una sostanza contenutistica.

Gli NFT sono un trucco! In realtà non cambierà assolutamente nulla. Ogni volta che nasce una nuova tecnologia viene detto che soppianterà le precedenti. Quando nacque la fotografia dissero che la pittura era morta, ma in realtà la pittura è viva e in ottima forma nonostante la fotografia che infatti non è una “pittura+” ma una nuova forma d’arte. Come il cinema non ha annientato il teatro anche se ci possono essere delle analogie.

Gli NFT sono un nuovo terreno di gioco che niente ha a che vedere con le altre forme d’arte che continueranno a vivere felicemente. Poi ci saranno momenti in cui il mercato andrà in una direzione e in un’altra. Tutti compreranno NFT ma, come vedi, l’argomento si sposta sul lato “business” non sul lato “progetto artistico”, sono due aspetti differenti. Io come Brian Eno ho sempre detto che se avessi voluto fare i soldi mi sarei specializzato nel settore delle rapine in banca, non nell’arte!”

Giacomo Costa

Il futuro? La rivoluzione del web 3.0: il metaverso

Il termine “Metaverso” è nato nel mondo cyberpunk nel 1992 ed è tornato ora alla ribalta perchè utilizzato da Mark Zuckerberg che ha deciso di denominare “Meta” la holding del gruppo che controlla le piattaforme Facebook, Whatsapp e Instagram.

Anche Microsoft ha annunciato che dal 2022 integrerà il Metaverso nella piattaforma Teams con una funzionalità chiamata Mash: gli utenti potranno creare un avatar con cui partecipare alle riunioni di lavoro.

per ora è tutto lento, costoso e complicato, ma tra poco tutto cambierà molto velocemente

Non sappiamo ancora come sarà questo nuovo Metaverso in cui comunicheremo e lavoreremo. Possiamo immaginarcelo come un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar e da “oggetti” NFT.

In che modo tutto questo impatterà nella vita quotidiana delle persone? Il ricercatore Lorenzo Guasti ne è certo: “Tra poco tutti i nostri documenti come la laurea, la carta d’identità o anche il green pass non saranno più fogli di carta ma diventeranno NFT non falsificabili. Alcune nazioni hanno già smaterializzato tutta la parte contrattuale e finanziaria. Stanno nascendo ogni giorno società che forniscono servizi sulla blockchain. Siamo davanti a una rivoluzione epocale e noi ne stiamo vedendo solo l’inizio. Per ora è tutto lento, costoso e complicato, ma tra poco tutto cambierà molto velocemente.”

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