Nel giro di poche settimane partiranno i lavori per la riapertura del Corridoio Vasariano delle Gallerie degli Uffizi. Il progetto per l’intervento di restauro, adeguamento e messa in sicurezza del ‘tunnel aereo’ che collega il museo alla reggia di Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli passando sopra Ponte Vecchio è infatti arrivato alla conclusione della fase di aggiudicazione, gestita da Invitalia. A vincere la gara è stata l’associazione di imprese Fratelli Navarra-Dafne Restauri.
I lavori sulla struttura per un valore di circa 7 milioni di euro prenderanno avvio subito dopo Pasqua e la loro durata è programmata in circa 11 mesi. Seguiranno poi quelli per il riallestimento e l’apertura al pubblico, che dovrebbero andare avanti per circa altri tre mesi. Il Corridoio dovrebbe dunque riaprire nel 2022.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt ha dichiarato: “Sarebbe significativo – e adesso, pandemia permettendo, sta diventando una possibilità concreta – se riuscissimo ad inaugurare il Corridoio Vasariano proprio il 27 maggio 2022: quel giorno infatti è l’anniversario della strage dei Georgofili che nel 1993 danneggiò gravemente la parte iniziale del corridoio, oltre a rovinare centinaia di quadri degli Uffizi. Ma soprattutto, nel mezzo di quella notte, la mafia si prese brutalmente le vite di cinque persone. L’impresa di rimettere in funzione e in sicurezza il Corridoio è un monito verso ogni forma di aggressione contro l’umanità e contro il nostro patrimonio culturale, e allo stesso tempo un chiaro segno di speranza nella ripartenza dopo il lungo periodo di chiusure dovute alla pandemia”.
Come cambierà il Corridoio Vasariano
Il Corridoio Vasariano è chiuso alle visite dal 2016 per ragioni di sicurezza. Il progetto esecutivo della riapertura è stato presentato nel febbraio 2019 dopo 18 mesi di studi, ricerche ed indagini che hanno coinvolto decine di specialisti, oltre mille le pagine del programma, 201 i metri quadrati di elaborati realizzati, 23 le relazioni specialistiche redatte, 2435 fotografie, decine le prove e i saggi sui materiali compiuti.
Il nuovo percorso del Corridoio Vasariano garantirà completa accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori che consentiranno l’agevole superamento di ogni dislivello lungo l’itinerario e sarà dotato di servizi igienici. Per la prima volta, avrà un impianto di climatizzazione e riscaldamento che ne regolerà in ogni momento la temperatura interna. Avrà una illuminazione a led a basso consumo energetico e sarà interamente videosorvegliato. Tra gli interventi principali previsti dal progetto, la realizzazione di nuove uscite di sicurezza.
Il programma include anche interventi locali di consolidamento strutturale nell’ambito del piano di prevenzione antisismica, ed il restauro degli interni, non sottoposti a lavori di recupero da alcune decine di anni: in particolare, intonaci, incannicciati, ed il pavimento, che verrà interamente smontato e rimontato in cotto antico.
Al nuovo percorso del Corridoio Vasariano si accederà dal piano terreno, nell’ala di Ponente degli Uffizi. Con un ascensore i visitatori saliranno al primo piano, dove avverrà l’ingresso vero e proprio nel Corridoio. Sarà percorribile in una sola direzione, cioè dagli Uffizi (entrata) verso Palazzo Pitti (uscita), ed è previsto al momento che al suo interno possa contenere, in base alle disposizioni a tutela della sicurezza, un massimo di 125 persone in contemporanea. Al termine dell’itinerario, i visitatori potranno uscire nel Giardino di Boboli oppure proseguire all’interno di Palazzo Pitti, con l’accesso già incluso nel biglietto.
Al centro della visita starà la passeggiata panoramica sopra Firenze: verranno riaperte le 73 finestre collocate lungo il percorso in modo da consentire ai visitatori di ammirare il più possibile la bellezza del centro di Firenze.
La storia del Corridoio Vasariano
Progettata da Giorgio Vasari per consentire ai Granduchi di muoversi in sicurezza dalla loro residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio, questa straordinaria via aerea fu realizzata per iniziativa del Duca Cosimo I de’ Medici nel 1565 in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d’Austria.
Grazie alla efficientissima organizzazione del cantiere, i lavori per la sua costruzione durarono appena cinque mesi: il percorso totale è di 760 metri a partire dal corridoio di Ponente degli Uffizi, fino all’uscita accanto alla Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli.
In questo tratto il Corridoio sorpassa le vie, costeggia l’Arno e lo attraversa, entra nei palazzi, accerchia la Torre de’ Mannelli, si affaccia nella Chiesa di Santa Felicita, in un susseguirsi di affacci sulla città che permetteva ai Duchi di catturarne la bellezza e di esercitarne il controllo.
Il Corridoio dal 1973 fino al 2016, ha ospitato la collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi: una raccolta unica al mondo, avviata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo de’ Medici, e che continua fino ai giorni nostri. Gli autoritratti con il nuovo allestimento saranno spostati all’interno degli Uffizi, dove per volontà del nipote del Cardinale, Cosimo III de’ Medici, erano stati già esposti dal Seicento fino alla metà del Novecento.