Il direttore degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt è stato riconfermato presidente del Fondo edifici di culto.
Per il direttore degli Uffizi una riconferma che sottolinea l’ottimo lavoro svolto e il suo impegno nel promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Italia. Il Fondo edifici di culto (Fec) è un ente che fa capo al ministero dell’Interno la cui missione è assicurare la tutela, la valorizzazione, la conservazione e il restauro dei beni presenti sul territorio nazionale.
Ieri, con decreto del ministro dell’Interno, è stato rinnovato il consiglio di amministrazione e il direttore del museo fiorentino è stato confermato alla guida del Fondo: “È un grande onore e una grande responsabilità servire lo Stato in questo ruolo proprio in un momento cruciale come questo – ha commentato Schmidt – Il Pnrr infatti offre la possibilità di utilizzare più di 500 milioni di euro per mettere in sicurezza l’inestimabile patrimonio storico, artistico, religioso e culturale delle oltre 800 chiese curate dal Fondo Edifici di Culto. Continuerò a lavorare e a svolgere i miei compiti come ho fatto in questi anni, con il massimo impegno e la massima dedizione possibile“.
Schmidt ricoprirà la carica per ulteriori quattro anni insieme agli attuali componenti che sono stati tutti riconfermati: Biancamaria D’Agostino e Pietro Di Natale, designati dal ministro dell’interno; Lucia Foti, designata dal ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili; Esmeralda Valente, designata dal ministero della Cultura; Don Renato Tarantelli Baccari, Andrea Bettetini e Marcello Volpe designati dalla Conferenza episcopale italiana.
Il patrimonio del Fec
Il patrimonio del Fondo edifici di culto è composto da beni culturali, artistici e naturalistici: circa 840 chiese di interesse storico-artistico distribuite in tutta Italia; aree archeologiche e museali, come le Case romane del Celio a Roma e il Chiostro di santa Chiara a Napoli; complessi forestali – Tarvisio (provincia di Udine), Quarto Santa Chiara (provincia di Chieti) – gestiti grazie alla collaborazione con il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. Alcuni di questi beni sono stati riconosciuti dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità.
Il Fec annovera fra i suoi beni anche un fondo librario antico, conservato al Viminale all’interno della biblioteca della direzione centrale, con oltre quattrocento volumi antichi editi a partire dall’anno 1552.