Il Palazzo Mediceo di Seravezza si candida come sede espositiva nell’ambito del progetto “Uffizi diffusi”, che punta a restituire al pubblico migliaia di opere d’arte oggi conservate nei depositi e in molti casi mai esposti.
L’arte va sul territorio toscano
Un patrimonio di inestimabile valore che così tornerebbe alla luce, andando ad arricchire molti luoghi della Toscana e costituendo un ideale percorso di visita della regione attraverso una rete di sedi espositive connesse agli Uffizi.
“Ci siamo già attivati tanto sul piano politico quanto su quello tecnico per entrare nel lotto dei centri espositivi distaccati del grande museo fiorentino, secondo il progetto annunciato nei giorni scorsi dal direttore Eike Schmidt – spiega la vicesindaca di Seravezza, Valentina Salvatori – la lunga storia del Palazzo e il suo stretto legame con Firenze, gli importanti investimenti effettuati per la riqualificazione dell’Area Medicea e il conseguente riconoscimento Unesco lo rendono una sede adatta e già praticamente pronta ad accogliere le opere che la galleria fiorentina deciderà di far uscire dai propri depositi”.
Rinnovare il legame tra Seravezza e Firenze
“L’idea di portare l’arte sul territorio non è nostra ma di Cosimo primo e di Anna Maria Luisa de’ Medici, il primo Granduca di Toscana e l’ultima esponente della dinastia” ha detto Eike Schmidt presentando nei giorni scorsi il progetto.
“Cosimo fece costruire il nostro Palazzo e vi soggiornò di frequente – sottolinea Valentina Salvatori – tra Seravezza e Firenze c’è un legame storico fortissimo e così fra il nostro Palazzo e le altre dimore medicee della Toscana, che anche l’Unesco ha riconosciuto e premiato nel 2013. L’idea degli “Uffizi diffusi” andrebbe a rafforzare questo antico legame, ad attualizzarne il significato sotto un profilo culturale e di sicura attrattiva per l’intero comprensorio della Versilia”.