E’ pronto a partire il treno merci speciale di aiuti umanitari per l’Ucraina organizzato dalla Regione Toscana insieme al Gruppo FS e all’Interporto della Toscana centrale. Il via al convoglio, composto da quattordici vagoni, verrà dato venerdì 8 aprile, alle ore 17, all’Interporto di Prato. Raggiungerà Szczebrzeszyn, cittadina polacca a 150 chilometri da Leopoli. Dal centro di smistamento polacco gli aiuti, generi alimentari e medicinali, saranno poi instradati verso l’Ucraina.
Da Cisl tre pancali di beni di prima necessità
Cisl Firenze-Prato ed esuli bielorussi in Italia insieme nell’invio di aiuti all’Ucraina. Tre pancali di beni di prima necessità, per l’igiene personale e alimenti non deperibili sono stati caricati nella sede di via Carlo Del Prete a Firenze su un mezzo che li trasporterà a Varsavia. Lì verranno consegnati agli operatori dell’associazione Supolka. E’ un’organizzazione che raccoglie i cittadini bielorussi in Italia, esuli dal regime autoritario filorusso di Lukaschenko. L’associazione è attiva sulla frontiera tra Polonia e Ucraina. L’obiettivo è di aiutare e assistere i profughi in fuga dalla guerra.
A sollecitare la Cisl Firenze-Prato era stata proprio l’associazione Supolka. “Il giorno in cui la Russia ha invaso l’Ucraina noi stavamo aprendo il nostro congresso – spiega il segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi – e in quella giornata abbiamo ascoltato la testimonianza di Yuliya, una ragazza bielorussa che è dovuta fuggire dal suo paese e dalla repressione di Lukaschenko. E’ nata lì, insieme all’associazione Supolka e all’Iscos Toscana, l’idea di fare qualcosa per l’Ucraina, perché fin dall’inizio abbiamo avuto chiaro chi era l’aggredito e chi l’aggressore. Non ci siamo voluti fermare alle prese di posizione e fare qualcosa di concreto per sostenere il popolo ucraino. E’ un piccolo aiuto, ma è un aiuto importante, perché è quello del sindacato e dei lavoratori, che non si voltano dall’altra parte“.
La Via Pacis per l’Ucraina
Un cammino di pace in sette stazioni di riflessione e preghiera interreligiosa e laica, da Piazza Poggi fino a San Miniato al Monte. L’appuntamento è per sabato 9 aprile a Firenze dalle 18.30 e arrivo alle 20.30 all’abbazia di San Miniato al Monte. L’occasione per dire “mai più guerre“. L’evento, dal nome ‘Via Pacis‘, propone sette tappe tematiche centrate su accoglienza, giustizia sociale, nazionalismo, obiezione di coscienza, Costituzione, armi e nucleare, pace.
Tra i promotori dell’iniziativa la Comunità monastica di San Miniato al Monte, la Comunità delle Piagge, la Fiom-Cgil Firenze-Prato-Pistoia, la Comunità Islamica di Firenze, Pax Christi, Andrea Bigalli, Sandra Gesualdi, Tomaso Montanari, Beniamino Deidda.
“La guerra di aggressione di Putin contro l’Ucraina interpella profondamente le nostre coscienze, ci spinge tutti a praticare e schierarci con la pace – è stato spiegato -. Con la nostra Costituzione abbiamo ripudiato la guerra una volta per tutte. Ripudiare la guerra significa lavorare per non crearne le premesse, per allontanarla, per annullare ogni possibilità che si verifichi. Significa promuovere ogni giorno la cultura del dialogo e della pace“.