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Come cambia il turismo in Toscana: la ripartenza, la guerra e il testo unico di settore

Progetti, strumenti, obiettivi per il presente e (soprattutto) per il futuro. La Regione e i Comuni della Toscana a confronto. A breve una revisione del testo unico sul turismo. Marras: “Tornano turisti europei, ma sono preoccupato”

Agriturismo

“I turisti europei sono tornati in Toscana, ma c’è preoccupazione per il periodo che stiamo vivendo con la guerra in Ucraina e i riflessi che si possono avere in regione”. A parlare è l’assessore regionale al turismo, Leonardo Marras, in occasione dell’evento “Turismo in Toscana, giornata per riflettere sul ruolo dei Comuni nelle programmazioni e per fare il punto sui progetti, i nuovi strumenti a disposizione, i lavori in corso e quelli futuri”. L’appuntamento, in corso al Palazzo dei Congressi a Firenze, vede partecipare Regione Toscana, Anci, Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana, Irpet e Comune di Firenze.

Verso la revisione del testo unico

“Dobbiamo capire cosa mettere in campo, la prima questione è una revisione della norma del testo unico sul turismo. Ci dobbiamo chiedere se questo è ancora attrezzato alla capacità di rispondere alle esigenze di oggi. Dalla prossima settimana, su questo tema, avvieremo un confronto con i Comuni per capire qual è la profondità di revisione” ha aggiunto Marras, secondo cui “serve chiarezza nei compiti”.

La vacanza in Toscana? Un’esperienza sociale

“È vero che la Regione deve svolgere un coordinamento, ma siamo tutti su uno stesso piano, in coordinamento. La capacità del sistema di governo pubblico di offrirsi al privato ancora ha bisogno di un ulteriore impegno”. L’assessore ha parlato comunque di “ripartenza del settore” affermando che è sempre più alta “la richiesta di valori autentici della vacanza come esperienza sociale”.

Tra gli interventi anche quello di Michele Angiolini di Anci (e sindaco di Montepulciano). “Il sistema turistico ridisegnato dalla nuova normativa regionale ha dato ai Comuni un nuovo ruolo, fondamentale e strategico” ha detto Angiolini. “I Comuni sono protagonisti dello sviluppo della Toscana. La Toscana deve essere unica, coesa, siamo una squadra“.

Il rimbalzo del 2021

Per tracciare la via vengono in soccorso i numeri analizzati dagli esperti. E i primi numeri riguardano proprio il 2021, l’anno del ritorno degli europei, l’anno dove ha vinto l’outdoor, il turismo all’aria aperta, e maggiormente ha sofferto il comparto alberghiero: l’anno in cui c’è stata una netta ripresa – la crescita toscana è di dieci punti percentuali superiore alla media italiana (+43,2% rispetto al -54% in caduta libera del 2020: e poteva andare ancora peggio se non ci fossero stati tantissimi turistici domestici, più che negli anni passati) – ma i livelli pre-pandemia restano ancora lontani e la situazione internazionale (non solo quella sanitaria) complicata.

Le statistiche segnano nel 2021 in Toscana, racconta Irpet, un -31,5 per cento rispetto al 2019 nei primi undici mesi dell’anno, oltre diciassette milioni di presenze in meno (ovvero turisti per giorni di pernotto) e 3,5 miliardi di euro di consumi mancati, quasi un terzo. Dei 9,2 milioni di presenze extraeuropee perse tra il 2019 e il 2020, nel 2021 ne sono state recuperate solo 394 mila. Ne restano da riconquistare 8,8 milioni, quasi la metà del totale regionale.

Oltre 12 mila addetti rimasti senza lavoro, più di cinquemila solo tra Firenze e il Chianti. Ed è una cifra che dice già tutto su dove concentrarsi. A venire meno sono stati infatti soprattutto i turisti delle città d’arte, il 69 per cento in meno, le più penalizzate. Un dato confermato anche dalla ricerca di Mastercard sugli acquisti con le carte del proprio circuito: l’unica città dove nel 2021 la spesa straniera è riuscita ad avvicinarsi ai dati pre-pandemia è Arezzo (-4,5%). A Firenze le transizioni di turisti non italiani si sono dimezzate, quelle di Lucca ridotte di un quarto, a Pisa e Siena di un terzo, a San Gimignano anche di più e a Montecatini Terme del 41 per cento. Decisamente meglio sono andate invece le località balneari, apprezzate dai turisti toscani ma anche del resto d’Italia.

Recupero nel 2024

Lo sguardo e le attese per il 2022 rimangono ancora concentrate sul turismo italiano e dai paesi europei più vicini, pur non mancando segnali di ripresa incoraggianti sugli arrivi da Stati Uniti e Inghilterra. Ma per tornare ai livelli del 2019 si dovrà probabilmente attendere il 2023 o 2024. Nello scenario migliore si prevede che quest’anno potranno essere recuperati solo altri 9 milioni di presenze sulle diciassette che sono mancate.

Turismo esperenziale

Quanto alle ricette per recuperare il terreno perduto e diventare ancora più attrattivi, stamani si è ragionato evocando più volte un turismo sempre più esperienziale, dove i luoghi non sono solo da visitare ma da vivere. Si è parlato pure di crowd storytelling, nuova frontiera dove i turisti stessi sono coinvolti nel racconto della Toscana. Sono stati rammentati inoltre progetti specifici sui matrimoni, i cammini, i viaggi in bicicletta, il golf e l’enogastronomia e l’artigianato di “Vetrina Toscana”, che si sovrappongono ai sette temi di viaggio in cui da due anni è organizzata l’offerta turistica della regione, ovvero dalla vacanza al mare al ritorno nei borghi e ai sapori autentici in fuga dalle città, dalla vacanza all’aperto per ricaricarsi in mezzo alla natura al viaggio che diventa occasione per vivere eventi e cultura, dalla vacanza nel segno del relax e della cura di sé alla scoperta delle città d’arte o soggiorni anche più lunghi in strutture dove poter ‘villeggiare’ (magari in smart working).

L’aiuto della tecnologia

Novità in vista per visittuscany.com, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito da Fondazione Sistema Toscana per conto della Regione, tre milioni di visitatori unici l’anno scorso e molti di più sui social. Make, lo strumento collaborativo di visittuscany.com al servizio dell’ecosistema turistico della Toscana, si dota infatti di un nuovo strumento dedicato agli Uffici di informazione ed accoglienza turistica della regione. Make IAT aiuterà gli operatori permettendo loro di selezionare, tra le migliaia di risorse di Visittuscany, contenuti e servizi in base alle esigenze dell’utente che hanno di fronte, creare liste di contenuti personalizzate e condividerle con il turista su whatsapp, sms o email.

Inoltre sempre Make IAT potrà essere utilizzato per tracciare un profilo dettagliato dei turisti che visitano la regione e integrare la raccolta, lo scambio e la valorizzazione di contenuti, informazioni e dati tra gli Uffici di informazione ed accoglienza turistica e la Regione Toscana. Un modo per avere il polso della situazione sulle presenze praticamente in tempo reale. Grazie alle nuove tecnologie. Il 15 aprile prenderà avvio la fase di test e dal 15 maggio il nuovo strumento sarà a disposizione di tutti gli uffici di informazione ed accoglienza turistica.

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