A piedi o in bicicletta sulle orme del Sommo Poeta, partendo alla Casa di Dante nel cuore di Firenze fino a Ravenna, costeggiando l’argine fiorentino dell’Arno fino ad attraversare il ponte di Varlungo ed entrare nel territorio di Bagno a Ripoli, da dove il percorso si dirama nelle due direzioni di Ravenna e del Casentino.
Un doppio itinerario tra Toscana e Emilia Romagna
È questo il tracciato del Cammino di Dante, che ha appena avuto il via libera dal Comune di Firenze: un doppio itinerario escursionistico ispirato alla figura, alle opere, ai viaggi di Dante Alighieri in Toscana e in Emilia Romagna all’insegna del turismo slow per gli amanti del trekking e della bici. La definizione del percorso fiorentino arriva a seguito dell’accordo siglato a luglio scorso con il quale gli enti coinvolti si sono impegnati a individuare nei propri territori i cammini da mettere in rete nel settecentenario dantesco. Il progetto è predisposto dall’Università di Firenze in collaborazione con il Dagri.
Il “Cammino di Dante da Firenze a Ravenna” (e ritorno) per una lunghezza di circa 380 km è ideato dalla relativa associazione ed è stato inserito nell’atlante dei Cammini del Mibac. Il “Cammino di Dante in Casentino“, ideato dall’associazione Cammino di Dante in Casentino, ripercorre in parte quello del Cammino di Dante (Firenze-Ravenna), ampliandone la portata turistica in Casentino.
Valorizzare i cammini per l’estate 2021
“La scorsa estate i cammini sono stati tra i prodotti più scelti per le vacanze all’aria aperta e in sicurezza lungo luoghi meravigliosi che portano alla nostra città – ha sottolineato l’assessore al turismo di Firenze, Cecilia Del Re – quest’anno, nell’anno dedicato a Dante, ci prepariamo e scommettiamo sull’attenzione che riceveranno ‘Le Vie di Dante’, inserite da Lonely Planet nella classifica ‘Best in Travel 2021’ per la categoria ‘Sostenibilità’. Un progetto di turismo sostenibile incentrato sulla figura di Dante che mette insieme cultura e paesaggio in un’ottica di valorizzazione dei territori, a partire dalla riscoperta della viabilità storica che nei secoli ha permesso la mobilità tra Firenze e Ravenna e da Firenze al Casentino. Un percorso che si inserisce nella rete dei cammini che stiamo promuovendo per portare avanti un approccio sostenibile al turismo e alla scoperta del nostro territorio, che non ruoti esclusivamente attorno al centro storico della città ma possa abbracciare itinerari più ampi, sempre all’insegna della qualità e dell’integrazione del sistema turistico”.