Il Chianti riparte grazie ai viaggiatori italiani. Dopo mesi di inattività e lockdown, che hanno messo in crisi tutti i settori economici delle terre del Gallo Nero, è il turismo a far ripartire il territorio, grazie ai numerosi italiani che l’hanno scelto come meta di relax e buon vivere nella pausa estiva.
Gli italiani che hanno deciso di restare entro i confini dello Stivale hanno puntato su Greve in Chianti come destinazione, secondo i dati dell’agenzia turistica Enjoy Chianti, incaricata dal Comune a gestire l’accoglienza.
Da metà giugno sono transitati dall’ufficio di piazza Matteotti alcune centinaia di persone che gradualmente sono aumentate, in modo lieve ma significativo, nel mese di luglio e nelle settimane centrali di agosto.
80% di turisti italiani e primi arrivi dal Nord Europa
“L’80% dei visitatori entrati nel nostro ufficio per chiedere informazioni sulle bellezze paesaggistiche, sulle risorse storico-architettoniche, i luoghi di interesse e le degustazioni da poter fare – spiega la direttrice di Enjoy Chianti, Lisa Volpi – sono italiani, quasi tutti provengono dal nord e dal centro Italia, nelle ultime settimane poi si sono affacciati anche gli stranieri in particolar modo dal Nord Europa, francesi, olandesi, austriaci, tedeschi, e alcuni spagnoli. Un comune denominatore che abbiamo riscontrato tra le richieste è l’opportunità di visitare ed esplorare il nostro territorio a piedi, di poterlo apprezzare in modo autentico con un’esperienza personale, unica e irripetibile, facendo passeggiate, prendendo parte ad escursioni organizzate, lungo sentieri e percorsi che assicurano un osservatorio privilegiato, lento, consapevole, attento ai particolari del luogo, del borgo, del monumento”.
Viaggiatori in cerca di una vacanza slow
Ancora una volta il trend è determinato dall’appeal ambientale: è il territorio a far innamorare i turisti, seppur con le limitazioni anti-Covid e le misure imposte dal governo per la gestione e il contenimento della crisi epidemiologica.
Tra le mete più scelte dai turisti c’è il borgo di Montefioralle, Panzano in Chianti e la piazza centrale di Greve.
“Abbiamo messo in piedi una stagione culturale che, semplificata e ridotta, nel rispetto dei protocolli e delle azioni anti-contagio, ha saputo costruire un’offerta culturale che riflette la personalità del nostro territorio – sottolinea l’assessore al turismo di Greve – in bilico tra musica, teatro e cabaret, appassionata di tradizioni enogastronomiche, solidale e profondamente legata all’identità slow”.