Visite ed esami gratuiti per oltre 320 pazienti solo nel primo semestre del 2024, per giocare d’anticipo e sconfiggere un tumore alla pelle, al seno, alla tiroide o all’utero e le ovaie con una diagnosi precoce.
L’iniziativa, che replica quella degli anni passati ed è stata presentata a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale, è della Fondazione Ant, in collaborazione con Villa Donatello e con il finanziamento del Banco Fiorentino.
Gli screening di Fondazione Ant
In particolare con il Progetto Mammella ci si rivolge alla donne con meno di 45 anni, fascia non inserita negli screening istituzionali. Nelle sedi di Firenze e Sesto Fiorentino di Villa Donatello saranno organizzate quattro sessioni di visite senologiche con ecografia mammaria ed eventuale mammografia per 48 pazienti.
Altri 144 controlli gratuiti saranno offerti per il progetto Melanoma: cinque sessioni, di cui quattro nella sedi di Villa Donatello ed una a Borgo San Lorenzo presso l’istituto di Bioscienze per i soli residenti in Mugello, dove 24 pazienti potranno beneficiare anche di screening sul progetto Tiroide.
Dal 13 al 17 maggio i cittadini di Firenze potranno invece approfittare dell’ambulatorio mobile di Ant per controlli su melanoma e tumori ginecologici: a disposizione visite ed esami gratuti per 104 pazienti.
Bezzini: l’importanza della prevenzione
“La prevenzione – sottolinea l’assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini, che ha partecipato alla presentazione – è la migliore strategia contro molte malattie e prevenire vuol dire promuovere ed adottare comportamenti e stili di vita virtuosi, vaccinarsi in alcuni casi ma anche sottoporsi a tutti quei controlli programmati o programmabili in grado di anticipare la diagnosi e prendere la malattia per tempo”.
Il ruolo degli screening oncologici
“Come Regione Toscana – spiega – investiamo molto sugli screening, specialmente quelli oncologici grazie all’intervento della nostra rete regionale che si attesta al primo posto in Italia per il livello di governance, organizzazione ed esiti. Lo abbiamo fatto ampliando in alcuni casi le fasce di popolazione a cui, in base ai livelli essenziali di assistenza nazionali, erano destinati. Lo facciamo attraverso le nostre strutture pubbliche ma ben vengano chiaramente anche iniziative private al riguardo, che contribuiscono a completare gli obiettivi di tutela della salute individuale e collettiva”.
Tutelare la salute dell’individuo
“Di prevenzione – conclude – si parla infatti troppo poco. Molto spesso l’attenzione è concentrata sulla dimensione ospedaliera e invece dobbiamo ragionare da una parte di presa in carico sul territorio e dall’altra di prevenzione nei diversi livelli in cui si articola: il che serve a tutelare la salute dell’individuo da una parte e a garantire dall’altra la sostenibilità dei sistemi sanitari. Dobbiamo fare squadra e facendo squadra possiamo migliorare la salute delle nostre comunità”.