L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato il dipartimento di medicina nucleare del Santo Stefano di Prato, della Ausl Toscana Centro alla sperimentazione clinica del radiofarmaco a scopo diagnostico ’68Ga-Fapi-46′ ad uso Pet (tecnica di imaging medico-nucleare con tomografo ad emissione di positroni) in pazienti oncologici.
Lo studio interventistico no profit dal titolo 68Ga-Fapi-46 Pet/Ct serve per la valutazione molecolare della attivazione dei fibroblasti e del rischio nei tumori solidi e verrà condotto in collaborazione con Irccs Istituto Romagnoli per lo studio dei tumori ‘Dino Amadori’ di Emilia Romagna.
Lo studio per la medicina nucleare dell’ospedale pratese è stato in gran parte finanziato con il contributo della Fondazione Sandro Pitigliani, da anni impegnata nella lotta contro i tumori.
Si tratta, per vari motivi, di una importantissima conquista da parte del team diretto dal dottor Stelvio Sestini, direttore della struttura il quale spiega: “il 68Ga-Fapi-46 è un radio-tracciante inibitore della proteina di attivazione dei fibroblasti (Fap) associati al cancro ovvero, in parole più semplici, esso è in grado di riconoscere e legarsi in maniera selettiva a questa glicoproteina che è presente in gran quantità sulla membrana di queste cellule. Questo è molto importante perché i fibroblasti associati al cancro rappresentano circa l’80% dei fibroblasti presenti nel microambiente tumorale ed hanno un ruolo cruciale nella genesi della maggior parte dei tumori solidi come i tumori cerebrali, della mammella, del polmone o di quelli intestinali. Si tratta quindi di una metodica di imaging bio-molecolare in grado di rilevare il tumore in modo selettivo e molto precocemente”.
La tecnica di utilizzo del 68Ga-Fapi-46 è molto semplice ovvero si basa sulla somministrazione del radiofarmaco per via endovenosa e la successiva acquisizione (10 min) di immagini della distribuzione del radiofarmaco nell’organismo umano mediante il tomografo Pet. La presenza dei fibroblasti e quindi del tumore viene visualizzata nelle immagini bio-molecolari come un’area di accumulo del radiofarmaco 68Ga-Fapi-46.