Una diagnosi veloce, in tempo reale, dei tumori al seno, con prelievi meno invasivi. Si chiama Rose, acronimo di Rapid On Site Evaluation, ed è la tecnologia della diagnosi citologica del Centro dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, diretto dalla professoressa Manuela Roncella. Una metodica innovativa il cui obiettivo è perfezionare l’iter diagnostico delle pazienti in carico al Centro clinico.
Nel Centro senologico dell’Aoup, il servizio di cito-assistenza con la metodica ROSE permette all’anatomopatologo di valutare immediatamente la congruità del prelievo e di fare contemporaneamente la diagnosi, aiutando così il radiologo senologo durante l’esecuzione di agoaspirati diagnostici su lesioni mammarie o linfonodi ascellari sospetti.
La citologia mammaria riveste un ruolo fondamentale nell’ambito della diagnostica del carcinoma della mammella, costituendo un esame di secondo livello che viene effettuato come supporto diagnostico di esami clinici o strumentali.
La metodica è stata messa a punto dal professore Antonio Giuseppe Naccarato, direttore dell’Unità operativa di Anatomia patologica 1 universitaria e dal dottore Cristian Scatena, dirigente medico e ricercatore in servizio nella medesima struttura, insieme ai collaboratori anatomopatologi, il dottore Giuseppe Nicolò Fanelli e la dottoressa Cecilia Taverna.
L’Associazione senologica internazionale ha poi supportato la formazione fuori sede dei medici anatomopatologi.
A sottolineare il valore della nuova tecnologia, anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “A loro i miei più sinceri complimenti. Sono orgoglioso che, anche grazie ai loro straordinari risultati, Pisa si confermi all’avanguardia nella ricerca e nella sanità pubblica”