Con Tulip, la monumentale opera scultorea dell’artista Virginia Overton, Hypermaremma ha dato il via alla quinta edizione di installazioni e arte diffusa in questa parte di Toscana. Un tulipano in calcestruzzo, alto sei metri, è stato così posizionato presso la Polveriera Guzman di Orbetello, proprio di fronte alla laguna.
L’opera
Questa scultura è composta da tre elementi in calcestruzzo, disposti “schiena contro schiena”, ricavati da stampi preesistenti, su cui si inseriscono una serie di ‘finestrelle’ di vetro rosa. Questi segmenti sono tipicamente utilizzati nella costruzione delle gallerie, ora invece trovano una nuova declinazione come petali di un tulipano di cemento. Presentata per la prima volta in occasione della 59° Biennale di Venezia, Tulip attiva una nuova forma di collaborazione che punta a condividere importanti produzioni esistenti in dialogo con il paesaggio della Maremma. Il lavoro della Overton è stato infatti posizionato di fronte alla storica architettura della Polveriera Guzman: edificio costruito nel 1692, in epoca spagnola, dall’architetto fiammingo Ferdinand De Grunembergh. Nel corso del tempo, questo edificio è stato utilizzato come deposito di polveri da sparo, di cui ha mantenuto la testimonianza nel nome. Dopo un lungo periodo di chiusura, dal 2004 è stato trasformato nella nuova sede del Museo archeologico di Orbetello dove hanno trovato casa reperti etruschi, romani e medievali recuperati proprio in Maremma.
Tulip rimarrà ad Orbetello fino al prossimo 9 ottobre.
L’artista
Virginia Overton è nata a Nashville, Tennessee, nel 1971 e vive e lavora a Brooklyn, New York. Il lavoro di Overton comprende installazioni, sculture e fotografie. Da un processo di ricerca ed esplorazione, l’artista crea opere che riattivano l’esperienza spaziale e sensoriale dello spettatore. Improntata a un’etica del risparmio, Overton impiega materiali quotidiani ed elementari per confrontarsi con un luogo, la sua posizione geografica e la sua storia.
L’associazione
Hypermaremma è una associazione culturale no profit che opera dal 2019 per la produzione e la promozione dei linguaggi dell’arte contemporanea in Maremma attraverso l’intervento di artisti contemporanei, invitati a relazionarsi con il territorio e la sua storia. Tra le installazioni più note (e instagrammabili) ci sono state nelle passate edizioni il braccio di Goldrake realizzato da Moira Ricci nel 2021 e posizionato nella campagna di Fonteblanda, la gigantesca scritta con i tronchi “In nature nothing exists alone” di Claudia Comte per l’edizione 2022 del festival, ma anche Spazio Amato l’installazione luminosa al neon che l’artista Massimo Uberti ha appositamente realizzato per l’edizione 2020 di Hypermaremma come omaggio allo spettacolare paesaggio di questa area della Maremma.