Ottobre è stato un mese nero per il trasporto ferroviario in Toscana. Lo sottolinea con fermezza l’assessore regionale alla mobilità e trasporti, Stefano Baccelli, che punta il dito contro Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana (RFI). “Le responsabilità sono evidenti e devono finalmente essere assunte. Basta con i reciproci scarichi di colpe e la mancata programmazione condivisa dei lavori. Quanto accaduto non deve ripetersi”, ha dichiarato.
Dati preoccupanti: otto linee su quattordici sotto gli standard
I numeri parlano chiaro. Secondo i dati di Trenitalia, otto delle quattordici linee regionali oggetto del contratto di servizio tra Regione Toscana e Ferrovie non hanno rispettato l’indice minimo di affidabilità, fissato al 98% per il 2024. Questo parametro, che tiene conto sia dei ritardi che delle soppressioni, ha registrato percentuali preoccupanti. La Firenze-Pisa-Livorno, la peggiore, si è fermata al 97,23%. Seguono la Firenze-Arezzo-Chiusi, la Firenze-Empoli-Siena, e le altre tratte come la Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio, la Pisa-Lucca-Aulla, Firenze – Borgo San Lorenzo – Faenza (via Vaglia), della Firenze – Borgo S.L. (via Pontassieve) e della Tirrenica Nord (Genova) La Spezia – Pisa tutte sotto il 98%. Per queste otto linee scatta il bonus che i pendolari possono richiedere. Solo sei le linee che superano di poco la soglia minima: la Prato-Bologna, la Siena-Chiusi e la Siena-Grosseto fanno registrare un certo non soddisfacente 98,01 % la Porrettana (98,09%), a cui seguono la Pisa-La Spezia (98,27%) e la Pontremolese (98,39%). Anche le tratte che hanno raggiunto il limite minimo lo hanno fatto con margini risicati, evidenziando una situazione diffusa di criticità.
La Regione: investimenti e controlli costanti, ma serve di più
“La Regione Toscana – afferma Baccelli – ha fatto la sua parte: verifica costante, incontri frequenti con gestori e amministratori locali, e investimenti significativi per il rinnovo del parco treni”. Nonostante questo impegno, i risultati sul fronte della puntualità e regolarità del servizio restano deludenti. Per migliorare la situazione, l’assessore chiede a Trenitalia report più frequenti, da condividere con i cittadini, e azioni decise per garantire un servizio adeguato ai pendolari.
Un bonus per tutti i pendolari toscani
Tra le misure immediate proposte dalla Regione, c’è il bonus pendolari: un rimborso del 20% sul costo dell’abbonamento mensile. “Chiederò a Trenitalia di estendere il bonus di ottobre a tutti i pendolari delle linee regionali, anche a quelle che hanno rispettato, seppur di poco, gli standard minimi”, ha annunciato Baccelli.
La proposta arriva in un contesto di crescente insoddisfazione da parte degli utenti, aggravata dai segnali negativi relativi ai mesi di novembre e dicembre. “Non possiamo continuare a tollerare soppressioni e disagi, soprattutto sui treni utilizzati dagli studenti”, ha concluso l’assessore, auspicando un incontro urgente con Trenitalia e RFI per discutere correttivi concreti.