Tornano in autunno gli appuntamenti “I trekking dell’Artigianato” e “Firenze città dei profumi”, viaggi alla scoperta delle botteghe artigiane e dele loro creazioni, dai gioielli alle ceramiche, dai profumi alle sculture, ideati da Artex, per incentivare un turismo slow, attento all’ambiente e ai valori del territorio.
“Tradizioni e lavorazioni artigianali sono un patrimonio culturale ed economico di grande importanza per la Toscana – commenta Leonardo Marras, assessore al turismo e all’economia della Toscana – non possiamo permetterci di perderlo, e per questo è necessario valorizzarlo, promuoverlo e farlo conoscere ai tanti turisti che scelgono di visitare la nostra regione, e che magari sono disposti a farsi sorprendere anche dalle sue bellezze meno note, ma forse proprio per questo più autentiche.”
Itinerari a piedi tra borghi e atelier
“I trekking dell’artigianato” sono itinerari a piedi tra borghi, paesaggi e laboratori artigiani, con tappe a Poggibonsi (28 settembre) con l‘atelier orafo di Ilaria Maltinti, a Monte San Savino con la bottega Ceramiche Giotto (5 ottobre), a Cetona con l’atelier ceramico di Franco Cicerchia (12 ottobre) e a Strada in Chianti con sosta alla Fonderia Artistica del Giudice (26 ottobre). A raccontare le curiosità dei luoghi saranno le guide di Andare a Zonzo , a spiegare tecniche di lavorazione e segreti del mestiere saranno i maestri artigiani.
A Firenze invece il focus è su profumi ed essenze con tre appuntamenti “olfattivi” ed esperienze immersive nei laboratori Arômantique (2 ottobre), Atelier Parfumeide (16 ottobre) e Antica Erboristeria Spezieria San Simone (30 ottobre), guidati da “nasi” professionisti.
“Questi itinerari permettono di raccontare la Toscana attraverso uno sguardo inusuale, quello dei maestri artigiani che ogni giorno portano avanti mestieri tradizionali con passione, professionalità, e spirito innovativo – aggiunge Giovanni Lamioni presidente di Artex – è un modo per valorizzare il tessuto artigiano e creativo delle città e dei borghi toscani, promuovendo al contempo un turismo lento, diffuso, attento ai dettagli e rispettoso delle persone e dei luoghi”.