Il 29 novembre tre trapianti di rene in meno di 12 ore all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena.
L’eccezionale evento si è concretizzato grazie alla generosità delle famiglie dei donatori e alla sinergia tra l‘Organizzazione Toscana trapianti e il Centro nazionale trapianti, che con un’organizzazione puntuale ha coordinato le équipe di tre regioni, la Toscana con Siena, la Sardegna con Cagliari e il Piemonte con Torino.
I riceventi erano in lista da tempo al centro trapianti di rene dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, coordinato da Guido Garosi.
Gli interventi sono stati realizzati dai chirurghi Vincenzo Li Marzi e Gian Luigi Adani, con il supporto dell’équipe anestesiologica coordinata da Pasquale D’Onofrio.
“La particolarità di questi trapianti – spiega il professor Li Marzi, dell’Urologia – oltre alla contemporaneità nella disponibilità degli organi arrivati a poca distanza uno dall’altro, è che tutti i donatori erano in altre regioni. In particolare due reni sono arrivati da Torino con prelievo da donazione dopo morte cardiaca. Gli organi prelevati sono stati connessi alle macchine da perfusione e inviati al nostro Centro e di questo ringraziamo l’équipe torinese perché si è trattato di una collaborazione non routinaria e fondamentale per mantenere i reni in condizioni ottimali. L’altro rene proveniva dalla Sardegna ed è stato reso disponibile grazie a una richiesta prioritaria a livello nazionale per il nostro ricevente, inserito nel programma nazionale per i pazienti iperimmuni”.
“Gli interventi sono stati realizzati tutti il 29 novembre – aggiunge Adani, direttore della Chirurgia generale e trapianto di rene – e sono andati bene. I pazienti sono tutti in degenza protetta, reagiscono correttamente alle terapie e il decorso è regolare. Il numero degli interventi fatti quest’anno è arrivato quindi a 38 trapianti e ricordiamo che, oltre agli interventi con organo proveniente da donatore deceduto, effettuiamo anche trapianti da donatore vivente”.
Per Garosi, direttore di Nefrologia, dialisi e trapianto “tanti i professionisti impegnati in tutto il percorso, dalla preparazione dei riceventi, agli interventi, fino alla degenza. Grazie al lavoro di tutti abbiamo raggiunto questo importante risultato. II trapianto di rene è una procedura sicura e sperimentata che, nei casi di insufficienza renale terminale, rappresenta l’unica possibilità per restituire una funzione renale e staccarsi dalla dialisi”.