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Tram a batteria, il futuro della mobilità fiorentina prende forma

L’amministrazione del capoluogo toscano ha dato il via libera alla partecipazione al bando del MIT con il progetto per adattare i tram di oggi e alimentarli a batteria

Il Comune di Firenze punta sull’innovazione per migliorare la mobilità urbana con l’introduzione dei tram a batteria. L’amministrazione ha approvato la delibera preliminare per partecipare al bando ministeriale che consentirà di aggiornare i mezzi già in servizio con un sistema di accumulo energetico, eliminando la necessità di alimentazione dall’alto in alcuni tratti.

Stiamo investendo sullo sviluppo delle tramvie per unire tutta la città, adesso presentiamo una novità importante: abbiamo infatti deciso di partecipare a questo bando e dato mandato agli uffici di quantificare la parte economica per avere tutti i mezzi a batteria”, ha dichiarato la sindaca Sara Funaro. “Vogliamo dare così una duplice risposta, da una parte poter connettere tutte le linee esistenti, dall’altra eliminare i pali, che abbiamo sempre detto era una priorità, in particolare in zone di pregio”.

L’assessore alla Mobilità, Viabilità e Tramvia Andrea Giorgio ha sottolineato l’importanza del progetto per l’efficienza del servizio pubblico: “Consentirà di adattare i tram oggi in servizio in modo che possano viaggiare sull’intera rete, anche nelle tratte senza alimentazione dall’alto. Inoltre, potremo definire nuovi collegamenti diretti tra capolinea di linee diverse per offrire un servizio sempre più efficiente”.

La tecnologia per una tramvia più flessibile

L’aggiornamento dei tram esistenti avverrà con l’installazione del sistema “Sirio-Retrofit Batteria”, sviluppato da Hitachi e già sperimentato con successo. Il sistema di accumulo di energia a bordo (ObESS – On board Energy Storage System) permetterà ai mezzi di operare sia in modalità tradizionale sia a batteria. Questo garantirà una maggiore interoperabilità tra le linee esistenti e future, offrendo schemi di esercizio più flessibili e rispondendo meglio alle esigenze dei cittadini.

L’intervento consentirà di attivare nuove tratte interconnesse come Aeroporto-Rovezzano, Villa Costanza-Rovezzano e Careggi-San Marco, migliorando la capillarità del servizio senza necessità di nuove infrastrutture aeree. Inoltre, permetterà la rimozione della linea di contatto in aree sensibili come la Stazione di Santa Maria Novella, riducendo l’impatto visivo della tramvia.

Un altro vantaggio sarà la possibilità di spostare i mezzi in caso di guasti o danneggiamenti della linea di contatto, aumentando la resilienza del sistema tranviario cittadino.

Gli altri progetti candidati al bando MIT

Oltre all’aggiornamento dei tram con batterie, il Comune di Firenze presenterà istanze per tre ulteriori progetti in collaborazione con la Regione Toscana:

Acquisto di 8 tram per la linea 4 Leopolda-Piagge, con un finanziamento richiesto di oltre 29 milioni di euro. Questi mezzi, dotati di batteria, miglioreranno il servizio sulla tratta già finanziata.

Prolungamento della T1 fino all’ospedale pediatrico Meyer, con un tracciato di 940 metri e due fermate. Il costo complessivo dell’opera, comprensivo di due nuovi tram, è di oltre 38 milioni di euro.

Prolungamento della linea 2 fino a Sesto Fiorentino, con oltre 6,6 km di percorso e 11 fermate. Il finanziamento richiesto per il secondo lotto Polo Scientifico-Piazza del Mercato è di oltre 70 milioni di euro.

L’istanza dovrà essere presentata al MIT entro il 30 maggio per ottenere le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti. Firenze, dunque, continua a investire in una mobilità sempre più efficiente e sostenibile, con un occhio di riguardo per l’estetica e l’impatto ambientale della rete tranviaria.

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