È stato un giorno di lutto per la Basilicata, dove ieri sono stati celebrati i funerali delle due vittime lucane dell’esplosione del deposito Eni di Calenzano il 9 dicembre scorso.
A Sasso di Castalda (Potenza) sono state celebrate le esequie di Gerardo Pepe, di 45 anni, a Cirigliano (Matera) quelle del 50enne Franco Cirelli.
In entrambe le chiese dei due piccoli paesi lucani – Sasso di Castalda conta circa 700 abitanti, Cirigliano circa 300 – la Regione Basilicata ha portato il suo gonfalone, “simbolo della vicinanza, del rispetto e dell’onore che l’intera comunità lucana rende ai due operai”.
Ai funerali di Pepe ha partecipato il presidente della Regione, Vito Bardi, a quelli di Cirelli c’era l’assessorre alla Sanità, Cosimo Latronico.
“Porgo – ha detto Bardi – le più sentite condoglianze alle famiglie di Pepe e Cirelli. Il mio pensiero va anche a tutte le altre vittime del disastro e a quanti hanno perso la vita sul posto di lavoro come Salvatore Briamonte di Sant’Arcangelo, deceduto il 13 dicembre scorso a Sondrio mentre si trovava in un cantiere stradale. La sicurezza – ha continuato il governatore – è un diritto fondamentale e dobbiamo impegnarci affinché tragedie come queste non si ripetano. Auspico che il loro sacrificio non sia vano e che possa ispirarci a lavorare con maggiore determinazione per un futuro più sicuro per tutti”, ha concluso Bardi.
Oggi invece saranno celebrati a Bientina (Pisa) i funerali di Davide Baronti, 49 anni e a Prato, in due chiese diverse, quelli del 53enne Vincenzo Martinelli e del 57enne Carmelo Corso.
Ammontano a 8.118 euro le donazioni arrivate nei primi giorni sul conto corrente di solidarietà attivato dal Comune di Calenzano a favore delle famiglie delle vittime dell’incidente al deposito di via Erbosa.
Va, intanto, avanti l’indagine giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Prato, a cui si affiancherà quella parallela della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.