Dopo una accurata selezione – numerosa oltre le aspettative con ben 167 candidati da tutta Italia – la classe degli aspiranti pastori e allevatori è formata e gli otto giovani sono pronti alle lezioni. La sede della scuola e alle Officine Capodarno a Stia, nell’aretino. Qui sono partiti corsi teorici, 12 moduli in tutto, di quello che è il frutto del progetto Life ShepForBio, cofinanziato dall’Unione Europea.
Ecco i nomi delle ragazze e dei ragazzi: Marco Sozzi 20 anni di Varese, Gemma Pandolfi 25 anni di Firenze, Maria Alejandra Chaves 26 anni di Firenze, Cosimo Guarducci 22 anni di Arezzo, Giovanni Manfredi 29 anni dalla provincia di Reggio Emilia, Rachele Agostini 28 anni di Poppi Arezzo, Louis von Saint Paul 34 anni di Reggello Firenze, Federico Rubino 22 anni di Bolzano.
I ritratti dei futuri pastori
Louis è nato a Monaco di Baviera e si trasferisce in Italia all’età di sei anni quando con la madre viene in vacanza a Reggello e non se ne andrà più via. La scuola per lui è un modo per realizzare un piccolo sogno di liberta tra natura e animali. Un motivo che unisce quasi tutti i giovani partecipanti.
Alejandra, colombiana di origine, da otto anni in Italia, vuole fare di una passione che condivide con il compagno di vita, ovvero quella della pastorizia, un vero e proprio lavoro. “Sono felice così, questo lavoro mi fa sentire in pace con me stessa e con la natura”, dice Alejandra.
Gemma abita a Firenze, ma ha una seconda casa amatissima in Casentino. È laureata in tecnologie alimentari e con questa scuola vuole “capire meglio il futuro e mettere a frutto ciò che ho appreso all’università”.
Cosimo è cresciuto nell’azienda agricola dei nonni, ha lavorato in tante aziende. Adesso con la scuola vuole coronare il sogno di avere un’azienda agricola tutta sua.
Marco ha un’azienda di famiglia e sta lavorando al nord per un pastore transumante. “Quando sono in mezzo alla natura, lontano dalla confusione, senza cellulare, mi sento in pace con me stesso. La vita da pastore è durissima, lo so bene. Ma preferisco questa vita a molte altre fatte di stress. Con questo lavoro si imparano tante cose, si conoscono anche persone, ma siamo in pace”.
Federico è cresciuto in un collegio a Perugia e studia storia alimentare e dell’agricoltura a Bologna. Oltre al sogno di diventare glaciologo, coltiva quello di approfondire il mondo della pastorizia collegandolo proprio agli studi accademici che sta facendo.
Giovanni della provincia di Reggio Emilia vuole aprire un’azienda tutta sua. Dopo il diploma ha trovato lavoro sempre nell’agricoltura e oggi vorrebbe poter realizzare il suo sogno “in mezzo alla natura e agli animali”.
Rachele casentinese dopo il diploma si è appassionata ai cani e ha già una piccola attività come educatore cinofilo. Con la scuola vorrebbe realizzare un’attività più ampia per cani da pecore e aprire anche un’azienda agricola per produrre formaggi.
Gli studenti saranno impegnati i fine settimana di aprile e maggio e le attività saranno realizzate grazie al coinvolgimento del personale qualificato messo a disposizione dal partenariato del progetto composto da Dream Italia, beneficiario Coordinatore, e da altri dieci partner: Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Regione Toscana, Università di Firenze e Roma – La Sapienza, Unioni dei Comuni del Casentino, Pratomagno, Valdarno e Valdisieve e Romagna Forlivese, Studio Verde e Euromontana, con la collaborazione delle Associazioni DifesAttiva e Rete Appia.
Alla parte teorica seguirà lo stage di 30 giorni presso le aziende agricole del Parco e dei suoi Comuni.