Non tutte le partite hanno uguale significato. Il ritorno in campo della nazionale di calcio campione d’Europa, infatti, non ha portato con sé solo l’ennesimo record. Il pari ottenuto contro la Bulgaria, che a qualcuno ha fatto storcere un po’ il naso tanta era l’aspettativa, ha permesso all’Italia di allungare l’imbattibilità: 35 partite senza sconfitte. Eguagliate Spagna e Brasile, mai nessuno ha fatto meglio. E contro la Svizzera, lungo il cammino che dovrebbe portare la nazionale al mondiale del Qatar, il record potrebbe addirittura diventare assoluto.
Così la prima gara ufficiale dopo il trionfo di Wembley è stata ospitata dallo stadio Franchi, proprio in quella Firenze che da sempre accoglie e coccola gli azzurri, il cui quartier generale si trova poco distante, a Coverciano. Ed è proprio lì, al Museo del calcio, che per la gioia dei tanti tifosi – hanno dimostrato di apprezzare soprattutto i bambini, che in nessun caso hanno nascosto le loro emozioni – in questi giorni è stato messo in mostra il trofeo conquistato in Inghilterra contro l’Inghilterra.
La consegna del Pegaso d’Oro
Quando diciamo che Firenze s’è tinta d’azzuro, be’, non parliamo per figure retoriche. Perché azzurra, Firenze, lo è diventata davvero. Sono stati illuminati i monumenti e perfino il Museo del calcio. Un omaggio a Roberto Mancini e ai suoi ragazzi che ha trovato il compimento con la consegna del Pegaso d’Oro.
“Alla nostra nazionale va il più alto riconoscimento della Toscana” ha scritto su facebook il presidente della Regione, Eugenio Giani. “Coverciano è il tempio del calcio dove sono cresciuti tutti i campioni dell’Italia. Grazie per averci fatto sognare”. Con lui anche il presidente del Consiglio regionale. “Abbiamo premiato la nazionale italiana di calcio, che da Coverciano è partita alla conquista dell’Europa” ha detto. “È un orgoglio doppio che a guidarla in campo, da capitano, sia stato un toscano come Giorgio Chiellini. Grazie per le notti magiche di questa estate Siete stati un bellissimo esempio dell’Italia che si rialza e, dopo mesi difficili, torna a vincere”.
Ospiti speciali
La premiazione al Centro tecnico federale è stata anticipata da un’altra festa, forse meno percettibile ma non meno importante. Perché la sera prima, sugli spalti del Franchi, c’era anche il personale sanitario. Avevano indosso magliette azzurre e nelle mani la bandiera tricolore.
“Chiesa a parte, il ‘gol’ più bello della serata è stato vedere allo stadio anche alcuni operatori sanitari toscani invitati sugli spalti dalla Regione” ha scritto Mazzeo su facebook. “Perché se abbiamo potuto essere presenti a cantare l’inno insieme ai campioni d’Europa, cosa impossibile solo qualche mese fa, lo dobbiamo soprattutto a loro. Ai medici, agli infermieri e tutti gli operatori della sanità che combattono in prima linea contro il virus e portano avanti la campagna vaccinale. Ancora una volta, grazie”.