La battaglia contro le plastiche che infestano e distruggono l’ambiente è una questione di sensibilità, che va fatta crescere. Si vince con la collaborazione e facendo squadra: firmando un manifesto ad esempio che diventa un’alleanza tra cittadini, associazioni e istituzioni. Ma anche l’innovazione può dare una mano.
All’Internet Festival, al Centro Congressi Le Benedettine, ecco così alcune delle idee, già brevettate, messe a punto da start up e aziende innovative. Alcune sono nate proprio in Toscana.
C’è la barriera – retrattile, per non creare ostacoli in caso di piene – che serve a raccogliere i rifiuti che scorrono nei fiumi, in modo completamento automatizzato e trasportandoli, ventiquattro ore su ventiquattro e ad emissioni zero, verso il piano stradale. L’ha ideato la Blue Line, start-up toscana. C’è il prototipo di un piccolo mulino galleggiante, che la River Cleaning System ha ideato con il medesimo scopo. Più mulini si possono montare in serie, autoalimentati dalla forza della stessa corrente del fiume e la spazzola che mettono in movimento spinge in modo passivo i rifiuti che si trovano a pelo d’acqua verso un contenitore più a valle.
Un’altra azienda, che ha sede a Castelfranco Veneto, ha messo a punto (ed è già in commercio) un foglio di cotone e cera capace di sostituire l’usa e getta delle pellicole di plastica o di alluminio che si usano in cucina o per impacchettare le merende. Si chiama Apepak. Costa di più, ma si può lavare e durare a lungo nel tempo. Completamente naturale, riesce anche a conservare meglio gli alimenti.
Un successo: nei primi quattro mesi sono stati venduti 24 mila pezzi, 18 mila metri quadri in otto mesi.
Ci sono anche comportamenti virtuosi, come quelli di una mamma di Montespertoli, Elisa di Blasio, che ad agosto ha promosso l’idea di una ‘stoviglioteca’, ovvero un servizio di prestito di stoviglie per eventi che non si buttano dopo la festa ma si lavano e poi riconsegnano. E chi ne usufruisce ricambia comprando magari altre stoviglie riutilizzabili, che arricchiscono la dotazione.
Quando poi la plastica oramai c’è, basta riciclarla. A Follonica il Comune ci ha realizzato una pista ciclabile. L’eco social designer Luco Gnizio, anche lui oggi all’Internet Festival di Pisa, ne fa invece oggetti di uso quotidiano.