La Toscana assicura 18,4 milioni di risorse per il 2022/2023 ai bandi comunali per i nidi e al pacchetto scuola, con l’obiettivo di sostenere studentesse e studenti delle scuole secondarie.
Per l’accoglienza di bambine e di bambini nei nidi, lo stanziamento complessivo per i bandi degli enti locali raggiunge quota 10,8 milioni di euro, grazie a un intervento integrativo di 4,3 milioni che si aggiunge ai circa 6.5 milioni di euro già assegnati ai Comuni nell’ottobre scorso.
Mentre ammonta a 7,6 milioni di euro, di cui 3 milioni e 275 mila stanziati dalla Regione Toscana con risorse proprie, la cifra complessiva destinata al “Pacchetto Scuola”, tradizionale contributo, erogato attraverso i Comuni e Unioni di Comuni, a studentesse e studenti provenienti da famiglie in condizioni economiche difficili per spese scolastiche, come acquisto dei libri, servizi scolastici abbonamenti ai mezzi di trasporto e altri sussidi didattici.
Giani: “Gratuità dell’accesso ai nidi”
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha poi spiegato come l’integrazione delle risorse per il bando nidi sia “solo un’anticipazione del grande intervento che segnerà questa legislatura regionale, ovvero la gratuità dell’accesso ai nidi, grazie alle risorse dell’Fse, a tutte le famiglie toscane con un Isee inferiore a 35.000 euro”. “Una misura unica in tutta Italia – ha concluso il presidente – che presenteremo con tutti i sindaci il 20 febbraio al Cinema La Compagnia di Firenze”.
Nardini: “Investire in educazione e istruzione”
Soddisfatta per lo stanziamento di risorse su nidi e pacchetto scuola anche l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini. “La Regione Toscana ancora una volta fa una scelta politica chiara: investire in educazione e istruzione, perché solo così si combattono l’abbandono e la dispersione scolastica, le povertà e le disuguaglianze educative”.
“Se vogliamo che i nidi e la scuola siano davvero un diritto per tutte e per tutti, e non un privilegio per alcuni, – conclude Nardini – servono investimenti e scelte come queste. Anche trovandoci in una fase di transizione tra il vecchio ed il nuovo settennato del Fondo sociale europeo, abbiamo fatto tutto il possibile per tenere fede al nostro impegno. Impegno che con il nuovo Fse 2021-2027 rafforzeremo ancora”.