La Toscana sarà in zona rossa da lunedì 29 marzo fino al 6 aprile. Nonostante fino a ieri i dati sembrassero confermare la zona arancione, oggi il presidente della Regione Eugenio Giani ha reso noto sulla sua pagina Facebook che la Toscana entrerà da lunedì nella fascia di restrizioni più elevate.
Sforato il limite di poco con 251 contagi su 100mila abitanti
“Il ministro Roberto Speranza mi ha appena comunicato le risultanze della cabina di regia” del Cts, scrive Giani. “I dati della Toscana hanno un valore di contagi su 7 giorni pari a 251 su 100mila abitanti, rispetto al limite previsto dal decreto legge di 250 su 100mila abitanti.”
Giani ricorda quindi che “il decreto del Ministero della Salute prevede quindi la zona rossa per la Toscana dal 29 marzo fino al 6 aprile, tenendo conto che nei giorni 3-4-5 aprile si sovrappone al provvedimento del Governo per la zona rossa prevista in tutta Italia” in concomitanza con le festività pasquali.
Cosa si può e non si può fare in zona rossa
In zona rossa è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale, nonché all’interno del medesimo salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperti edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.